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Il pilota Yusupon fa un atterraggio di emergenza e salva 226 passeggeri. Ora è un eroe nazionale

Il pilota Yusupon fa un atterraggio di emergenza e salva 226 passeggeri. Ora è un eroe nazionale

Quarantuno anni, oltre 3.000 ore di volo alle spalle e un passato di avvocato, Damir Yusupov è il comandante del volo che è riuscito ad atterrare in un campo di grano

In Russia è già un eroe nazionale. Quarantuno anni, oltre 3.000 ore di volo alle spalle e un passato da avvocato, Damir Yusupov è il comandante del volo della Ural Airlines. E’ riuscito ad atterrare in sicurezza in un campo di grano a poca distanza dall’aeroporto Zhukovsky di Mosca.

La dinamica

L’impatto con uno stormo di uccelli, pochi secondi dopo il decollo, ha causato gravissimi danni ai motori dell’Airbus russo al punto da costringere il comandante a un atterraggio d’emergenza in un campo di grano a circa un chilometro dallo scalo della capitale. Entrambi i motori fuori uso e un aereo difficile da controllare. Alla fine, i 226 passeggeri e i 7 membri dell’equipaggio sono tutti salvi. Per loro solo tanta paura. Nessuno ha riportato gravi ferite: in 23 sono stati portati in ospedale, 22 dei quali subito dimessi. Anche l’aereo, come mostrano le immagini, è in perfette condizioni.

Ex avvocato e comandante da un anno

Yusupov è un pilota esperto, fanno sapere dalla compagnia aerea: figlio di un pilota di elicotteri, ha lavorato come avvocato prima di cambiare strada e iniziare la scuola di volo quando aveva 32 anni. Padre di quattro figli, ha cominciato a volare con la Ural Airlines nel 2013 ma è diventato comandante solo lo scorso anno. «Mi ha chiamato dopo l’atterraggio e mi ha detto: “va tutto bene, sono tutti vivi”», ha raccontato la moglie alla televisione di Stato russa: «Era molto teso ed è scoppiato in lacrime», ha aggiunto.

Il paragone con il «miracolo dell’Hudson»

E mentre le emittenti televisive russe mostrano le immagini del comandante Yusupov a pochi passi dall’aereo tra gli abbracci dei passeggeri scampati alla tragedia, in tanti paragonano questo atterraggio d’emergenza al «miracolo dell’Hudson» del 2009, quando un aereo dell’Us Airways anche in quel caso dopo un «bird strike», l’urto con uno stormo di volatili in fase di decollo, è finito nell’Hudson (il fiume che costeggia New York ad ovest di Manhattan) grazie a un perfetto ammaraggio dei piloti. Un evento tanto eclatante narrato in «Sully», il film del 2016 diretto da Clint Eastwood, con protagonista Tom Hanks, basato sull’autobiografia del pilota Chesley Sullenberger.

«Una vera impresa»

«È stata una vera impresa impedire all’aereo di fermarsi e trovare rapidamente un posto per atterrare», ha dichiarato un ex pilota, Viktor Zabolotsky, commentando in un’intervista alla tv russa l’atterraggio di Mosca. Il volo era diretto a Simferopol, in Crimea, ed aveva i serbatoi completamente pieni con circa 16 tonnellate di carburante. Così la decisione del comandante Damir Yusupov: far atterrare immediatamente l’aereo con entrambi i motori fuori uso.

«Ha preso l’unica decisione giusta», è stato il commento del capo dell’agenzia di aviazione governativa russa «Rosaviatsiya», Alexander Neradko: «L’equipaggio ha dimostrato coraggio e professionalità e merita i più alti riconoscimenti statali», ha aggiunto.

I riconoscimenti statali

Adesso la Russia lo acclama come eroe nazionale. Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha salutato i piloti come «eroi» e ha detto che riceveranno riconoscimenti statali. Il primo ministro Dmitry Medvedev ha aperto una sessione di gabinetto lodando l’equipaggio e chiedendo al ministro dei trasporti di spiegare cosa è successo.

Di Salvatore Frequente per Corriere.it

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