A Porta a Porta, il presidente del consiglio Conte tira fuori santino di Padre Pio. Lo stupore di Vespa: “Ah beh, è lui”
Siparietto a Porta a Porta tra Bruno Vespa e il premier Giuseppe Conte. È il giorno del centenario delle stimmate di Padre Pio e Vespa ne approfitta per fare qualche domanda al presidente del consiglio sul suo rapporto con la religione. Conte non si sottrae alle domande. “Prima di venire a Roma a fare l’università ho vissuto tanti anni a San Giovanni Rotondo – racconta il premier – . Devo dire la verità poi che tutta la mia famiglia è molto devota a Padre Pio, questo è vero”.
Ma perché Padre Pio è così popolare? Conte ha una sua teoria: “Mi colpirono molto le parole di Paolo VI”, spiega il premier. “Padre Pio non era né un sapiente, né un filosofo o uno scienziato. Era semplicemente un uomo di preghiera, di sofferenza, una persona umile e semplice che stava vicino alle persone ed era molto disponibile”.
Secondo Conte il santo di Pietrelcina aveva una dote particolare, “la scrutatio cordis, la capacità di leggere nell’animo dei pellegrini, nelle persone che avevano delle inquietudini personali. Lui riusciva sempre a cogliere l’animo, a colpire nel segno. Spesso ne nascevano anche conversioni nei confronti di persone che invece erano lontane dalla dimensione della fede”.
C’è spazio anche per un aneddoto personale: “Avevo 4 anni quando mio padre venne da me e disse: è morto Padre Pio. Ricordo esattamente quel momento, ero in casa e mi colpì tantissimo” racconta Conte. “Cosa mi ha insegnato Padre Pio? L’umiltà e la preghiera”. Quanto al carattere brusco che spesso si attribuisce al santo, “questi modi a volte servivano a squarciare qualcosa nell’animo dell’interlocutore che andavano lì per curiosità”.
Si arriva dunque al momento clou, un siparietto che è già cult. Lei come tanti ha un’immagine di Padre Pio nel portafoglio?, chiede Vespa. “Sì la porto”. Il giornalista non può che cogliere la palla al balzo. “Facciamola vedere questa immagine!”. “Andiamo proprio sul personale…” obietta il premier che però alla fine cede. L’espressione di Vespa dice già tutto. “Eccola, ah ma proprio… è lui!”.
di Redazione, fonte: Today