“La professione militare mostra la sua nobiltà e la sua necessità soprattutto quando è messa a servizio di buone cause come il perseguire la pace, il rispetto del diritto, la protezione dei poveri e dei deboli, l‘opposizione a coloro che vogliono la guerra”. Così scrive il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, a nome di Papa Francesco, in una lettera inviata agli Ordinari militari d‘Europa, riuniti a Parigi per il quarto convegno europeo sul tema “Identità e missione degli Ordinariati militari e il loro ruolo a favore della pace”. “Il soldato è chiamato – continua la lettera – a vivere autenticamente la sua vocazione cristiana in maniera molto particolare, fino al dono generoso della propria vita per il servizio di Dio e dei fratelli, in stretta unione al Cristo morto e risorto”.
L‘inimicizia possa coniugarsi con l‘amore e il perdono
“Il Santo Padre – scrive ancora il card. Parolin – ha a cuore che i fedeli che abbracciano generosamente questa forma di vita e questo ideale, come anche i loro cari, siano confortati, sostenuti ed illuminati dalla Chiesa con la più grande cura, perché la frequentazione del pericolo e della morte possano coniugarsi con la fede e la speranza, l‘aggressività con la temperanza e la giustizia, l‘inimicizia con l‘amore e il perdono”. Il convegno, che si è aperto lunedì con l‘intervento del card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, durerà tre giorni.
Missione dei fedeli dell’Ordinariato per la vita e la difesa della pace
“Il quarto Convegno europeo – ha affermato il card. Ouellet nel suo intervento d‘apertura ripreso dall’agenzia Sir – è l’occasione provvidenziale necessaria per riflettere, ad intra e ad extra, sulla storia e la vita degli Ordinariati in questi anni, alla luce della Costituzione apostolica Spirituali militum curae, affinché alla crescita delle strutture pastorali corrisponda una sempre maggiore consapevolezza della peculiare missione dei fedeli dell’Ordinariato nella protezione della vita e difesa della pace”.
La visione della pace va ben oltre un mero silenzio delle armi
“Gli Ordinariati militari – ha poi continuato – ricoprono oggi un ruolo importante nell’impegno della Chiesa per promuovere e favorire la pace. Essi promuovono una visione che mette al centro il bene comune dell’umanità anche nelle questioni di guerra e pace e contribuiscono così ad allargare l’ottica nei dibattiti pubblici, per considerare, oltre agli stretti interessi nazionali, le giuste esigenze del bene comune della società mondiale”. “Questa visione – ha concluso Ouellet – nutrita dalle conseguenze dell’annuncio evangelico e della morale cristiana, comprende una visione della pace che va ben oltre un mero silenzio delle armi. Si orienta alla comprensione biblica della pace che si distingue nell’attenzione ai poveri, ai deboli e più bisognosi, una pace che ha come fondamento l’impegno per creare un mondo più giusto e più umano”. Ad oggi, sono 36 gli Ordinariati militari giuridicamente eretti nel mondo.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana