La Corea del Nord ha annunciato di aver effettuato “con successo” un nuovo test nucleare con una bomba all’idrogeno alle 10 ora locale, le 2.30 del mattino in Italia. Il test sarebbe stato effettuato a Punggye-ri, nell’est del paese nota per essere l’area per gli esperimenti nucleari di Pyongyang. La notizia è stata comunicata da un’annunciatrice della tv statale, seguita su un megaschermo da una folla di nordcoreani nel piazzale della stazione della capitale.
Poco prima le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, vicino Punggye-ri. “Abbiamo effettuato con successo un test nucleare per difenderci dagli Stati Uniti“, si legge nel comunicato ufficiale.
L’agenzia di stampa del regime annuncia il test su Twitter: “La scienza della Corea del Nord riempie di ammirazione le nazioni meno potenti facendo detonare con successo una bomba all’idrogeno di 250 megaton. 10mila anni di vita al Supremo Leader Kim Jong-Un!”
“Se gli Usa non violeranno la sovranità della Corea del Nord non useremo l’arma nucleare”, è scritto ancora. Se confermato sarebbe il quarto test nucleare effettuato da Pyongyang dal 2006, il primo con una bomba all’idrogeno e dunque più pericoloso. Gli esperti però sono scettici sulla reale capacità degli scienziati nordcoreani di produrre missili nucleari che possano minacciare gli altri Paesi.
Secondo 007 sudcoreani potrebbe però trattarsi di una bomba atomica, quindi meno potente. Gli esperti sostengono che ci vorranno “giorni o settimane” per stabilire la veridicità del test, tuttavia la reazione dei paesi più vicini alla Corea del Nord dalla Cina al Giappone è stata immediata.
“Ferma opposizione” da Pechino, mentre per il premier giapponese Shinzo Abe si tratta di una violazione degli accordi presi presso il Consiglio di sicurezza dell’Onu. Seul ha fatto sapere di voler consultarsi con gli alleati e le potenze regionali per mettere la Corea del Nord di fronte alle conseguenze del suo gesto. Condanne unanimi anche da Gran Bretagna e Francia che chiedono un intervento della comunità internazionale. Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha convocato un vertice straordinario per oggi pomeriggio e il capo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il Trattato sul bando dei test nucleari, Lessina Zerbo, ha dichiarato che il test se confermato, sarebbe una violazione e una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.
Nel maggio 2015 Kim Hong-Un aveva rivendicato una prova di lancio di missili da un sottomarino. Sebbene nemmeno questo test abbia avuto una reale conferma internazionale, le cancellerie di tutto il mondo sono ormai certe che la determinazione del dittatore nordcoreano è quella di arrivare presto al lancio di missili nucleari.
Redazione Papaboys (Fonte www.huffingtonpost.it)