Ester è un personaggio della Bibbia ebraica e dell’Antico Testamento cristiano. La sua storia è raccontata nel libro di Ester ed è celebrata, secondo la religione ebraica, nella festa di Purim. La Chiesa cattolica la considera una santa e la ricorda il 1 luglio.
Etimologia: Ester = stella, dal persiano
Esistono due versioni del racconto di Ester, una tradizionale in ebraico e un’altra in greco; entrambe raccontano la medesima storia, tuttavia i nomi, le date ed i luoghi sono differenti. Il testo greco amplifica il contenuto dell’originale ebraico e ne rende esplicito il significato religioso.
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Ester è la figlia di Abicàil della tribù di Beniamino, una delle due tribù che costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la deportazione, nel 597, dell’élite del regno nelle province dell’impero persiano.
Alla morte dei genitori è adottata dal cugino Mardocheo il quale occupa una funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa. Avendo sentito che il re Assuero (normalmente identificato con il re persiano Serse) cerca una nuova sposa dopo aver ripudiato la sua sposa Vasti, Mardocheo fa partecipare la cugina Ester alle selezioni.
Ester per la sua bellezza viene scelta e diventa la sposa del re Assuero.
Quando il primo ministro Aman decide di sterminare tutti i giudei del regno, Mardocheo, che ha sempre vegliato su Ester, la esorta a presentarsi al re per intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di morte accedere al re senza essere convocati , dopo un digiuno di tre giorni Ester si presenta davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo invito a cena con Aman. Durante il banchetto informa il re di essere giudea e che Aman ha decretato lo sterminio di tutti i giudei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il giorno in cui dovevano essere sterminati.
La situazione si capovolge. Aman è appeso al patibolo preparato per Mardocheo e con un nuovo decreto il re ordina ai Giudei di difendersi dai loro nemici.
Nel giorno in cui tutto è pronto per la loro eliminazione sono gli ebrei a trionfare. Mardocheo stila un decreto con cui istituisce la festa dei Purim, perché la tristezza si è tramutata in gioia e il lutto in giorno di festosa letizia. Così, il 14 e il 15 del mese di adbar (marzo) sono giorni di allegria, nei quali, nelle sinagoghe, si legge il libro di Ester.
La Chiesa cattolica la considera una santa e la ricorda il 1 Luglio.
La figura di Ester a diversamente valutata dai commentatori, è negativa per alcuni che la trovano insignificante e succube dello zio, è una donna esemplare per altri: ella espone liberamente e coscientemente la sua vita per il popolo; manifesta profonda pietà verso Dio. Al momento opportuno è lei che salva il popolo dal genocidio; pietà, saggezza, forza di carattere ne fanno un’eroina.
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