Oggi la Chiesa ricorda San Francesco Solano
A Lima in Perù, San Francesco Solano, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che per la salvezza delle anime percorse in lungo e in largo le regioni dell’America Meridionale e si adoperò con la predicazione e la testimonianza per insegnare ai popoli indigeni e agli stessi coloni spagnoli la novità della vita cristiana.
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La vita
Nasce il 10 Marzo 1549 a Montilla in Spagna. I suoi genitori, Matteo Sanchez Solano e Anna Jiménez erano di origini nobili.
All’età di vent’anni Francesco entrò a far parte dell’ordine francescano a Montilla e dopo la sua ordinazione, passati molti anni, fu inviato dai suoi superiori al convento di Arifazza come guida dei seminaristi.
Nel 1589 lasciò la Spagna alla volta del Nuovo Mondo andando in missione nel Sud America che durà più di vent’anni. Si distinse nell’evangelizzazione delle regioni del Tucuman e del Paraguay; il suo successo gli valse l’appellativo di Taumaturgo del Nuovo Mondo.
Apprese i molti e complessi idiomi parlati dagli Indios in breve tempo; la leggenda racconta che spesso parlasse a tribù di lingua diversa utilizzando un unico linguaggio che veniva compreso da tutti.
Oltre a occuparsi attivamente dell’opera di evangelizzazione, ricoprì la carica di rettore dei conventi del suo ordine in Tucuman e Paraguay e fu eletto successivamente Superiore del monastero francescano di Lima in Perù.
Nel 1610 mentre pregava a Truxillo dichiarò che una calamità avrebbe colpito quella città. Otto anni dopo fu distrutta da un terremoto e la maggior parte della popolazione morì a causa dei crolli.
La morte e il culto
La sua morte, avvenuta a Lima il 14 Luglio 1610, fu causa di un generale sconforto tra i cattolici peruviani.
Nel sermone funebre della sua sepoltura, Padre Sebastiani, S.J., disse che:
«la Divina Provvidenza ha scelto Padre Francio Solanus perché fosse la speranza e la crescita spirituale dell’intero Perù, l’esempio e la gloria di Lima e lo splendore dell’ordine serafico.»
Fu beatificato da Clemente X il 30 giugno 1675 e canonizzato da Benedetto XIII il 27 dicembre 1726.
È patrono del Cile, di Panamá, di Lima e delle missioni francescane.