Marzio è stato un francescano italiano: fu terziario francescano ed eremita.
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Marzio nasce nel 1210, a Pieve di Compresseto, frazione di Gualdo Tadino, in Umbria da una normale e umile famiglia del popolo. Aveva tre fratelli Silvestro (Salvetto), Leonardo e Filippo che divenne sacerdote.
Da giovane fece per un certo periodo il muratore e nel tempo libero si dedicava con amore e pietà cristiana all’assistenza degli ammalati e soccorrendo i bisognosi.
Giunto ai 31 anni, abbandonò il mondo imitato dai fratelli e da altri; devotissimo di San Francesco d’Assisi, che era morto una quindicina di anni prima e che aveva rivoluzionato con la sua riforma di povertà evangelica, tutta la Regione Umbra, Marzio si ritirò in un romitorio presso Gualdo Tadino, abbandonato dai francescani.
Indossò l’abito dei Terziari Francescani e per 60 anni, si dedicò ad una vita di intensa unione con Dio, in una condizione di austerità e povertà eremitica.
Edificò con la parola e con l’esempio la popolazione dei dintorni, ottenendo pure conversioni strepitose; nei suoi ultimi anni divenne cieco, infermità che sopportò con ammirabile pazienza; morì in estrema povertà, vero ‘povero evangelico’, l’8 ottobre 1301 a 91 anni.
Alla notizia della sua morte accorse una folla di fedeli che fu testimone di numerosi prodigi, aumentando così la sua fama di santità ; gli abitanti di Gualdo, eressero a poca distanza dalla città, una chiesa detta poi di San Marzio, dove il beato venne sepolto sotto l’altare.
La chiesa si deteriorò col tempo e il vescovo di Nocera Umbra nel 1607, fece trasportare il corpo del beato Marzio, nel tempio di San Rocco fuori Gualdo.
Dopo la sua morte nacquero numerose leggende miracolistiche, tanto che molta gente, dalle città e regioni circostanti, accorreva per sperare in guarigioni per mali fisici e spirituali. Nonostante la devozione popolare, il culto non è mai stato confermato ufficialmente.
Il Martirologio Francescano lo celebra l’8 ottobre, insieme agli altri tre fratelli, di cui però non esiste culto.
Dal 12 dicembre 1907 le reliquie del Beato Marzio si trovano nella Cattedrale di San Benedetto, a Gualdo Tadino, in un’urna posta sotto l’altare del Rosario; una parte di esse (una tibia) fu trasportata nella chiesa dell’Assunzione di Maria, a Pieve di Compresseto. Dapprima collocate sotto l’altare di sant’Antonio abate, ora si trovano sotto l’altare maggiore.
L’8 ottobre 1995 è stato proclamato patrono, insieme a san Macario, della parrocchia “Assunzione di Maria” di Pieve di Compresseto dal vescovo di Assisi Sergio Goretti.
(Fonte it.wikipedia.org/santiebeati.it- Antonio Borrelli)
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