Santi Dionigi, vescovo, e compagni, martiri: si tramanda che san Dionigi sia giunto in Francia inviato dal Romano Pontefice e, divenuto primo vescovo di Parigi, morì martire nelle vicinanze di questa città insieme al sacerdote Rustico e al diacono Eleuterio.
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Dionigi di Parigi, in francese saint Denis, è nato in Italia nel III secolo. Da papa Fabiano nel 245 fu inviato, insieme ad altri compagni, ad evangelizzare le Gallie (attuale Francia).
Divenne il primo vescovo della città di Lutezia, l’odierna Parigi e qui, insieme ai suoi compagni Eleuterio (presbitero) e Rustico (diacono), venne ucciso dai pagani nell’Île de la Cité a causa della sua fede e della proficua opera evangelizzatrice.
Si racconta che, dopo essere stato decapitato, il santo stesso, avrebbe portato la propria testa da Montmartre (che vuol dire appunto “Monte del martirio”) a Saint Denis, per una via che fu poi detta Rue des Martyrs, consegnandola infine ad una nobile romana, Catulla, la cui famiglia era proprietaria di quel territorio.
Dionigi fa parte dei grandi santi di Gallia insieme a san Privato, san Saturnino, san Marziale, san Martino di Tours, san Graziano, san Ferreolo di Vienne e san Giuliano.
Il nome di san Dionigi compare anche nel 520 nella Vita di Santa Genoveffa (Geneviève), che testimonia la devozione della santa verso il vescovo martire.
Genoveffa ottenne dal clero parigino che fosse eretta una chiesa sulla sua tomba al vicus Catulliacus, otto chilometri a nord della Senna. Precisamente nel luogo dell’attuale basilica di Saint Denis, in rue Catullienne. Questo perchè voleva onorare quello che considerava il suo padre spirituale.
Mezzo secolo più tardi, il martirologio geronimiano menziona la deposizione di san Dionigi e dei suoi compagni al 9 ottobre e attesta la diffusione del suo culto fino a Bordeaux.
Si pensa che il martirio sia avvenuto sotto la persecuzione di Decio nel 250 o di Aureliano nel 270 o di Diocleziano nel 285.
Nel VII secolo, presso la basilica dove riposava fu fondata un’abbazia, che acquistò grande prestigio grazie alla generosità dei re Franchi, da Dagoberto in poi.
La devozione di tali re per il santo patrono si espresse anche nel grido di guerra e di vittoria Montjoie Saint-Denis.
La Chiesa cattolica lo venera come santo, martire e patrono di Parigi e della Senna-Saint-Denis.
Concedi, o Dio onnipotente, la corona della gloria ai tuoi eletti, che lottano nel combattimento e destina loro, come bottino, la ricompensa del regno celeste.
In mezzo ad essi il tuo atleta Dionigi con Eleuterio e Rustico morendo per te, ha conseguito la palma del martirio.
Concedici, o Redentore del mondo, che il loro aiuto ci ottenga il perdono, perché i nostri meriti nulla possono valere. Amen.
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