Oggi la Chiesa ricorda San Pietro Claver (Missionario)
San Pietro Claver, al secolo Pedro Claver, è stato un presbitero e missionario appartenente alla Compagnia di Gesù. È patrono delle missioni tra i popoli dell’Africa nera e tra gli afroamericani.
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La vita
Pedro Claver nasce a Verdú (Spagna) il 25 Giugno 1581 da una famiglia contadina della Catalogna e sin da piccolo provò attrazione per la vita consacrata.
A venti anni incominciò il noviziato nei Gesuiti a Tarragona e poi studiò in altri collegi.
Mentre studiava a Maiorca nel 1605, il padre portinaio del collegio, Sant’Alfonso Rodriguez (stimato da tutti), pensando di essere ispirato da Dio, ritenne di conoscere quale dovesse essere la missione futura del suo giovane confratello e da quel momento in poi non smise mai di esortarlo a partire per evangelizzare i possedimenti spagnoli in America.
Pietro obbedì, e nel 1610 sbarcò a Cartagena de Indias (Colombia), dove per 44 anni fu missionario tra gli schiavi afroamericani in un periodo in cui ferveva la tratta degli schiavi.
A Cartagena fu ordinato sacerdote nel 1616.
Educato alla scuola del missionario Alfonso de Sandoval, Pietro si dichiarò Aethiopum semper servus ovvero “schiavo degli africani per sempre“; da persona timida ed insicura delle proprie capacità, diventò un organizzatore caritatevole, ardito ed ingegnoso.
Ogni mese, quando veniva segnalato l’arrivo di nuovi schiavi, stipati nelle stive delle navi, Claver usciva in mare con il suo battello per incontrarli; portando loro cibo, soccorso e conforto e guadagnandosi la loro fiducia.
Per insegnare a così tante persone che parlavano dialetti diversi, Claver riunì a Cartagena un gruppo di interpreti di varie nazionalità e li fece diventare dei catechisti.
Mentre gli schiavi stavano rinchiusi a Cartagena, aspettando di essere acquistati e sparpagliati, Claver li istruiva e li battezzava. Nelle domeniche di Quaresima li riuniva, li interrogava riguardo alle loro necessità e li difendeva contro i loro oppressori. Questo lavoro causò a Claver difficili prove, e i mercanti di schiavi non erano i suoi soli nemici.
Fu accusato di incauto zelo e di avere profanato i Sacramenti, amministrandoli a creature che “a malapena possedevano un’anima”: le donne della buona società di Cartagena si rifiutavano di entrare nelle chiese dove Claver aveva riunito i suoi “negri”.
I superiori di Claver furono spesso influenzati dalle molte critiche che arrivavano loro, ma il santo continuò la sua missione, accettando tutte le umiliazioni e aggiungendo penitenze rigorose alle sue opere di carità.
Durante la sua vita battezzò e istruì nella fede più di trecentomila neri.
Gli mancava l’aiuto degli uomini, ma riteneva di avere forza da Dio.
La morte e il culto
Morì a 74 anni l’8 settembre 1654 a Cartegena.
Fu beatificato il 16 luglio 1850 da Pio IX e canonizzato il 15 gennaio 1888 da Leone XIII, lo stesso giorno di Sant’Alfonso Rodríguez. La sua ricorrenza si celebra il 9 settembre.
Il 7 luglio 1896 fu proclamato patrono di tutte le missioni tra i neri, è patrono anche della Colombia.
Preghiera
O Dio, con il dono di una carità e pazienza eroica hai reso forte nel servizio degli infelici san Pietro Claver, fattosi schiavo degli schiavi; concedi anche a noi, per sua intercessione, di cercare Gesù Cristo nel nostro prossimo amandolo coi fatti e nella verità.