Oggi la Chiesa festeggia Maria Santissima, Madre di Dio
Etimologia: Maria = amata da Dio, dall’egiziano; signora, dall’ebraico
Martirologio Romano: Nell’ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua Circoncisione, solennità della santa Madre di Dio, Maria: i Padri del Concilio di Efeso l’acclamarono Theotókos, perché da lei il Verbo prese la carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini, principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome.
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Maria Santissima Madre di Dio è una ricorrenza liturgica, con grado di solennità. In Italia è festa di precetto.
La festa
La solennità di Maria Santissima, Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale. Originariamente la festa rimpiazzava l’uso pagano delle “strenae” (strenne), i cui riti contrastavano con la santità delle celebrazioni cristiane.
L’istituzione di tale Solennità deriva anche da un’antica consuetudine romana risalente sino al secolo VIII, dove il 1 Gennaio si festeggiava il Natale Sanctae Mariae, probabilmente in concomitanza con la dedicazione di una delle prime chiese mariane di Roma: S. Maria Antiqua al Foro romano.
Il dogma
Il dogma della Maternità Divina di Maria è stato proclamato dal Concilio di Efeso l’11 ottobre del 431. In questo concilio venne definita la verità di fede della “divina maternità di Maria”, cioè: Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio. Nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, papa Pio XI, tramite Enciclica Lux Veritatis ne istituì la festa liturgica al giorno del noto Concilio. La riforma del nuovo calendario ha riportato la data al 1 Gennaio.
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Madre di Dio
Gesù nasce da una Vergine senza concorso di un padre terreno, perché tale nascita conveniva al futuro Salvatore degli uomini. Il quale, benché avesse in se la natura umana, ne doveva però ignorare le condizioni di peccato. Questa fu un’opera della potenza divina: una Vergine è diventata Madre rimanendo Vergine.
Questa Vergine è Maria Santissima della stirpe regale di Davide:
«Ecco che una Vergine concepirà nel suo seno e partorirà un Figlio a cui sarà posto il nome di Emanuele che significa: Dio con noi».
Le eresie e l’esito del Concilio
Il vescovo e teologo Nestorio aveva osato dichiarare: “Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dèi“.
San Cirillo di Alessandria con fermezza però aveva replicato: “Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna“.
Il concilio radunato in Efeso condannò vivamente la posizione di Nestorio; sottileando con fermezza che Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio. La folla immensa che attendeva ansiosa di vedere solennemente riconosciuto il proprio amore e la propria fede nella Beatissima Madre di Dio, acclamò con la gioia più viva le decisioni dei Padri del concilio, e li accompagnò trionfalmente alle loro dimore. E noi crediamo fermamente in questo dogma, non solo perché così ci insegna la Chiesa ma anche per la testimonianza della Sacra Scrittura e di tutta la storia.
Le parole di Paolo VI
Paolo VI ha scritto: “Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente” (Lumen Gentium, 56).
Maria: Madre nostra
Maria, oltre ad essere stata prescelta come Madre di Gesù è anche Madre Nostra. Gesù, infatti, ce l’ha donata per Madre quando, inchiodato alla croce, ha detto a Giovanni ed in lui a ciascuno di noi: «Ecco tua Madre». Maria esercitò veramente gli uffici di Madre, dapprima verso gli Apostoli e poi verso tutta la Chiesa e verso ciascuno dei fedeli.
E chi non sente di amare una Madre così buona e potente? In lei trovano la difesa più sicura le anime innocenti, in lei trovano il conforto gli afflitti, in lei riposano le speranze di chi, caduto in peccato, vuole risorgere e ritornare al Signore. Per le sue mani passano tutte le grazie.