Oggi 1 Novembre 2019 la Chiesa ricorda la figura di San Cesario da Terracina, Martire
Nel giorno in cui la Chiesa commemora Tutti i Santi, ecco la vicenda di Cesario, legata al romano colle Palatino. Quando la sede dell’Impero venne trasferita da Roma, il Palatino, prima abitato dall’imperatore e dalla sua famiglia, restò vacante. Col tempo il luogo divenne un importante centro religioso cristiano. Vi furono costruite almeno due chiese: una di esse anziché essere dedicata a un martire romano, fu intitolata a Cesario, martire a Terracina, il quale godeva nei secoli del Basso Impero e del primo Medioevo di una certa celebrità.
La scelta forse si deve al nome: Cesario, infatti, deriva da Cesare, e Cesare era l’appellativo degli Imperatori romani. Il Palatino ospitava il palazzo dei Cesari, e nella tradizione pagana, i Cesari venivano deificati, diventando oggetto di pubblico culto. Ma il cristianesimo rivoluzionò tutto: Cesario, non Cesare; santo cristiano, non imperatore divinizzato, ma testimone di Cristo; non uomo diventato idolo, ma martire per la sua fede. (Avvenire)
La vita
Cesario è vissuto fra il I ed il II secolo. La tradizione lo vuole di origini nordafricane e diacono. Si sarebbe trasferito a Terracina all’epoca dell’imperatore Claudio. Aveva intrapreso un lungo viaggio per Roma, ma subendo un naufragio vicino le coste di Terracina, si fermò nella località laziale.
Qui fu testimone di un sacrificio umano. Un giovane, di nome Luciano, era destinato ad essere sacrificato per un rito pagano e Cesario protestò vivamente contro il sacerdote pagano per questo orribile atto. Il coraggio del santo fu ripagato prima con il carcere e poi con una condanna a morte che consisteva di essere gettato in mare chiuso in un sacco. Fu gettato in mare insieme al presbitero Giuliano. I corpi dei due martiri ritornano sulla spiaggia e sono sepolti dal monaco Eusebio. Sulla loro tomba accorrono a pregare numerosi fedeli e accadono numerose conversioni.
Qualche centinaio di anni più tardi e più precisamente intorno al 444 d.C. Galla Placidia dichiarò di essere stata posseduta dal diavolo e di essere miracolosamente guarita pregando sulle spoglie di San Cesario. L’imperatore Valentiniano III, venuto a conoscenza della storia, fece trasferire le reliquie in un oratorio eretto in suo onore sul palatino e le sue spoglie sono dal XIII secolo nell’urna dell’altare maggiore della Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme.
Oltre che come protagonista di questa passio, Cesario appare anche in quella dei ss. Nereo e Achilleo, poiché avrebbe curato la sepoltura delle vergini Teodora ed Eufrosina, amiche di Domitilla, morte a Terracina.
Redazione Papaboys
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