Oggi si festeggia la Beata Vergine Maria di Loreto
La festa liturgica della Madonna di Loreto ricorre il 10 dicembre, in ricordo della data dell’arrivo della Santa Casa di Nazareth a Loreto.
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Papa Francesco e Loreto
In data 7 ottobre 2019 Papa Francesco, tramite la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha decretato l’inserimento della memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano al 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto.
Il Santuario di Loreto
Il Santuario di Loreto è sorto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la casa originale di Nazareth di Maria Vergine sarebbe stata trasportata prodigiosamente dagli Angeli. Questo santuario risale al IV secolo, ed è uno dei più antichi al mondo. Ancora oggi questa basilica è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
Da circa un trentennio la traslazione angelica della Santa Casa di Nazareth a Loreto, così come raccontato nei secoli dalla tradizione, è stata indicata come leggenda.
Ad ogni modo, è credibile pensare che il trasporto delle Sante Pareti di Nazareth sia avvenuto per mezzo degli uomini? Usando anche solo un po’ di buon senso, sembrerebbe proprio di no.
La Chiesa conferma
Il 10 dicembre ricorre liturgicamente la festa della miracolosa Traslazione della Santa Casa di Nazareth a Loreto. L’istituzione di questa festa, presente da sempre a livello locale, avvenne nel 1632. Fu inserita nel Martirologio Romano da Clemente IX nel 1669 e dotata di Ufficio e Messa propri, con approvazione della lettura del trasporto miracoloso, da Innocenzo XII nel 1699.
Benedetto XII la estese allo Stato Pontificio e a tutte quelle diocesi e ordini religiosi che ne avessero fatto richiesta. Ebbene, nella VI Lezione del Breviario Romano era descritta brevemente la storia della Traslazione. Ricordando i vari spostamenti per mezzo degli angeli.
Ma il trasporto miracoloso delle Sante Pareti non è stato solo confermato dalla liturgia e dalle raffigurazioni artistiche. Benedetto XV, nel dichiarare la Beata Vergine di Loreto Patrona degli aviatori nel 1920, riconobbe come autentico il “volo miracoloso” della Santa Casa.
Leone X in un Breve del 1515 scrisse che «è provato da testimoni degni di fede che la Santa Vergine, dopo aver trasportato per l’onnipotenza divina, la sua immagine e la propria casa da Nazareth in Dalmazia, (…) la fece deporre per il ministero degli angeli, sulla pubblica via ove trovasi tuttora».
Tutto è a favore del miracolo
Per chi non fosse persuaso da questi argomenti, si possono illustrare altre motivazioni.
Dal punto di vista storico-archeologico; infatti, sono indiscutibilmente accertate almeno cinque traslazioni miracolose: a Tersatto (in Dalmazia), ad Ancona, in varie località vicino Loreto e infine sulla pubblica strada, dove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica lauretana.
Se davvero il trasporto fosse avvenuto per mano umana, perché la gente avrebbe dovuto accettare la versione miracolosa dei fatti? E poi, perché così tanti spostamenti umanamente inspiegabili? Sarebbe stato tecnicamente possibile trasportare così tante volte delle pietre che poi sono state perfettamente risistemate? E ancora: perché collocare definitivamente la Santa Casa nel mezzo di quella che allora era una strada pubblica dove, secondo la legge, nulla si doveva costruire, pena l’abbattimento?
C’è pure un altro elemento da rilevare. La malta con cui le sante pietre sono murate è proveniente dalla Palestina. Come può questo dato essere compatibile con una ricostruzione successiva al trasporto su nave? E come è possibile che, a seguito di tanti spostamenti e di molteplici riedificazioni, non si sia minimamente alterata la perfetta geometria della Santa Casa, che combacia esattamente con le dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth?
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La questione “degli Angeli”
È stata poi acclarata recentemente la falsità storica del documento che secondo alcuni proverebbe il trasporto umano delle pietre per mezzo della famiglia Angeli o De Angelis. Tra l’altro, il testo, fabbricato nell’Ottocento, risalirebbe al 1294, tre anni dopo il miracoloso trasporto della Santa Casa a Tersatto. E poiché è attestato che nel 1294 questa non era più a Nazareth ma in Dalmazia, la famiglia Angeli non avrebbe potuto portar via nulla direttamente dalla Palestina, come invece si è detto.
Ad avvalorare ciò vi è pure un cespuglio, ancora oggi visibile, schiacciato al centro da una parete della sacra dimora: fatto davvero strano qualora si fosse ricostruito il tutto artificialmente. Insomma, ci vuole davvero molta più fede a credere nell’intervento umano che non a quello divino.
Madonna di Loreto nera per il fumo
La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, ha la particolarità di un volto scuro, comune alle icone più antiche, dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle candele o a cambiamenti chimici subiti dai colori originari.
In alcuni casi sono rappresentate appositamente nere, a ispirazione del Cantico dei cantici dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti, rivolgendosi alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6), ed in questo caso il Sole è considerato simboleggiare la figura di Dio.
In origine probabilmente si conservava nella Santa Casa un’icona dipinta della Madonna con il bambino, attribuita a San Luca, apostolo e pittore.
La statua più antica di cui si hanno notizie storiche, risale al XIV secolo ma anch’essa per tradizione era attribuita a San Luca. La testa della madonna e del bambino erano incoronate con preziose corone auree, cambiate durante i secoli; i corpi erano coperti insieme da una ricca veste decorata, la cosiddetta dalmatica, anch’essa più volte rinnovata.
Nel ‘700 la statua fu trafugata dalle truppe napoleoniche nel 1797 come oggetto delle spoliazioni napoleoniche dello Stato della Chiesa ed esposta in Francia in un museo, fu poi restituita con il Trattato di Tolentino e finì a Roma.
Durante questo periodo di esilio il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno di pioppo (identico all’originale) e oggi conservato a Cannara che attualmente rimane l’unico esemplare del periodo napoleonico, dopo l’incendio della statua originale del 1921 ad essere stato venerato nella Santa Casa. La statua originale era tornata nel Santuario con un viaggio da “Madonna pellegrina” di otto giorni, dove giunse a Loreto il 9 dicembre 1801.
La nuova statua lignea fu fatta costruire utilizzando il legno di un cedro del Libano proveniente dai Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani.
Nel 1922 il papa la incoronò nella Basilica di San Pietro in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto.
Il culto della Santa Casa e della Madonna Nera è vivo in molte altre chiese in tutto il mondo.
(Fonte: Radici Cristiane e scuolatwain.it – Autore: Federico Catani)
Preghiera alla Beata Vergine Maria di Loreto
Madonna di Loreto,
Madonna della Casa:
entra nella mia casa
e custodisci
nella mia famiglia
il bene prezioso della Fede
e la gioia e la pace
dei nostri cuori.
ASCOLTA LA PREGHIERA ALLA VERGINE MARIA DI LORETO:
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