Oggi la Chiesa ricorda San Scolastica (benedettina)
Santa Scolastica (sorella di San Benedetto) da Norcia è stata una religiosa italiana, patrona dell’ordine delle monache benedettine. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa anglicana.
LEGGI: Quando San Benedetto vide l’anima della sorella salire in cielo
Patronato: Suore
Emblema: Colomba, Giglio
Il nome di Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia, richiama al femminile gli inizi del monachesimo occidentale, fondato sulla stabilità della vita in comune.
La vita
Nasce a Norcia il 2 Marzo 480 ma poi con la sua famiglia si trasferiscono a Roma.
Da giovanissima, Scolastica si è consacra al Signore col voto di castità. Più tardi, quando già suo fratello Benedetto aveva lasciato Subiaco e fondato il monastero a Montecassino con i suoi monaci, lei fa vita comune con un gruppetto di donne consacrate in un altro monastero.
La Chiesa ricorda Scolastica come santa, ma di lei infondo sappiamo ben poco. L’unico testo quasi contemporaneo che ne parla è il secondo libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno (590-604). Ma i Dialoghi sono soprattutto composizioni esortative, edificanti, che propongono esempi di santità all’imitazione dei fedeli mirando ad appassionare e a commuovere, senza ricercare il dato esatto e la sicura referenza storica. Inoltre, Gregorio parla di lei solo in riferimento a Benedetto, solo all’ombra del grande fratello, padre del monachesimo occidentale.
Quel mistico incontro con San Benedetto
Ecco la pagina in cui li troviamo insieme. Tra loro è stato convenuto di incontrarsi solo una volta all’anno. E Gregorio ce li mostra appunto nella Quaresima (forse) del 542, fuori dai rispettivi monasteri, in una casetta sotto Montecassino. Un colloquio che non finirebbe più, su tante cose del cielo e anche della terra.
L’Italia del tempo è una preda contesa tra i Bizantini del generale Belisario e i Goti del re Totila, devastata dagli uni e dagli altri. Roma s’è arresa ai Goti per fame dopo due anni di assedio, in Italia centrale gli affamati masticano erbe e radici. A Montecassino passano vincitori e vinti; passa Totila attratto dalla fama di Benedetto, e passano le vittime della violenza, i portatori di tutte le disperazioni, gli assetati di speranza…
Viene l’ora di separarsi. Scolastica vorrebbe prolungare il colloquio, ma Benedetto rifiuta: la Regola non s’infrange, ciascuno torni a casa sua. Allora Scolastica si raccoglie intensamente in preghiera, ed ecco scoppiare un temporale violentissimo che blocca tutti nella casetta. Così il colloquio può continuare per un po’ ancora.
Infine, fratello e sorella con i loro accompagnatori e accompagnatrici si separano; e questo sarà il loro ultimo incontro.
La morte
Tre giorni dopo, leggiamo nei Dialoghi, Benedetto apprende la morte della sorella vedendo la sua anima salire verso l’alto in forma di colomba. I monaci scendono allora a prendere il suo corpo, dandogli sepoltura nella tomba che Benedetto ha fatto preparare per sé a Montecassino; e dove sarà deposto anche lui, morto in piedi sorretto dai suoi monaci, intorno all’anno 547.
Redazione Papaboys
Fonte www.santiebeati.it Autore: Domenico Agasso