Testimonium

Il Santo di oggi – 10 Luglio – Santa Vittoria (Consacrata a Dio)

Una prima menzione di Anatolia è nel De Laude Sanctorum (Cap.XI,in PL.XX,col.453)” composto verso il 396 da Vittrice di Rouen (330-409). La Santa vi figura tra i taumaturghi. All’inizio del sec. VI troviamo Anatolia e Vittoria ricordate insieme nel Martirologio Geronimiano al 10 luglio:”VI idus iulii in Savinis Anatholiae Victoriae”; Vittoria è anche ricordata sola al 19 dicembre:”In Savinis civitate Tribulana Victoriae”.

Poco dopo le due Sante compaiono effigiate nei mosaici di S.Apollinare Nuovo in Ravenna, l’una a fianco dell’altra, in mezzo alle martiri più illustri dell’Occidente, avendo a sinistra S.Paolina, a destra S.Cristina, in quel corteggio maestoso che fa omaggio a Cristo delle proprie corone. Abbiamo, infine, databile al VI o VII sec., una Passio ss.Anatoliae et Audacis et s. Victoriae, che fu letta da Adelmo (m.709) e poi da Beda (m. 735),i quali ne derivarono, il primo il carme in lode delle due Sante, il secondo gli elogi, per Anatolia e Audace al 9 luglio, per Vittoria al 23 dicembre, nel suo martirologio. Gli elogi di Beda, riassunti in Adone e in Usuardo, furono accolti quasi per intero dal Baronie nel Martyrologio Romano, che colloca appunto Anatolia ed Audace al 9 luglio e Vittoria al 23 dicembre. La Passio è un vero centone, dove riaffiorano spunti e dettagli delle “passioni” di Nereo e Achilleo,Calogero e Partenio, Rufina e Seconda, Giovanni e Paolo e di molti altri,come ha ben dimostrato il Raschini. Secondo la Passio, Anatolia e Vittoria, giovani romane di nobile famiglia, rifiutarono le nozze con due patrizi perché consacrate a Dio. I due aspiranti, allora, col favore imperiale, le relegarono nei loro possedimenti di Sabina, Vittoria presso Trebula Mutuesca (l’odierna Monteleone Sabino sulla via Salaria), Anatolia presso Tora. Dopo varie vicende, in cui si sbizzarrisce la fantasia dell’agiografo,Vittoria venne uccisa e sepolta in una caverna: Anatolia sopravvisse di poco. Un soldato, Audace, fu incaricato di ucciderla, rinchiudendola in una stanza con un serpente. Il rettile lasciò incolume la Santa, mentre si avventò su Audace entrato, l’indomani, nella stanza per accertarne la morte. Ma Anatolia salvò Audace dal serpente e Audace si fece cristiano; quindi, ambedue furono uccisi di spada. Il martirio delle due Sante e di Audace è fissato dalla Passio al tempo di Decio(249-51).



Per quanto scarso sia il valore di questo testo,il culto delle due Sante è antichissimo e, a partire dal sec. VI-VII, ad esse è congiunto Audace, del quale non è possibile, però, garantire se sia un personaggio reale o una creazione dell’agiografo. Centro del culto è sempre stata, la Sabina,dove dovette avvenire il martirio: Trebula Mutuesca (Monteleone Sabino) per Vittoria, Tora per Anatolia e Audace. Più tardi il culto si propagò in altri luoghi in seguito a traslazioni di reliquie. Il corpo di S.Vittoria fu trasferito nell’anno 827 dall’abate Pietro di Farfa, in fuga davanti ai Saraceni, nel Piceno, sul Monte Matenano: fu poi riportato a Farfa il 20 giugno 931 dall’abate farfense Ratfredo, ma nel Piceno rimase assai vivo il culto della Santa . I corpi di Anatolia e di Audace verso la metà del sec. X furono ritrovati nelle campagne di Tora dall’abate sublacense Leone e trasferiti a Subiaco. In epoca imprecisata un braccio di S.Anatolia fu trasportato nelle diocesi di Camerino, in un paese che si chiamò da allora Santa Anatolia (oggi Esanatoglia) in prov. di Macerata. I Documenti del Regesto Farfense, Sublacense, Tiburtino, nominano frequentemente chiese e contrade recanti il nome delle due Sante. E ancora oggi nella campagna Sabina, nel Tiburtino e nel Sublacense la devozione popolare per le due Sante è notevole.
I corpi dei ss. Anatolia e Audace riposano ancora a Subiaco nella basilica di S.Scolastica, sotto l’altare del Sacramento. Al di sopra un bel quadro secentesco rappresentante la Santa nell’atto di liberare Audace dal serpente. Il capo di S.Anatolia, come pure quello di S.Vittoria sono conservati, però, nel Sacro Speco. E l’immagine delle due Sante, che compare sull’arco di ingresso alla Santa Grotta in un affresco di scuola romana del sec.XIII, sembra guidare il fedele al mistico luogo santificato dalla presenza del grande Santo di Norcia. Altra immagine di Anatolia, di scuola senese del sec. XIV, è sulla parete di destra della Scala Santa dello stesso Santuario, presso la Grotta dei pastori.



Autore: Benedetto Cignitti

Ultimi articoli

Inizia oggi, lunedì 18 novembre 2024, la potente novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…

18 Novembre 2024

Festa di oggi, 18 Novembre: è la Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo (Preghiera)

Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…

18 Novembre 2024

Triduo. Prega la Madonna della Salute (per i prossimi 3 giorni). Affidiamoci a lei da oggi, 18 novembre 2024

Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…

18 Novembre 2024

Ogni Giorno Una lode a Maria, 18 novembre 2024. Maria, Porta del cielo, prega per noi

Ogni Giorno Una lode a Maria, 18 novembre 2024. Maria, Porta del cielo, prega per noi Dal profondo t'invoco, o…

18 Novembre 2024

Non dimentichiamo i poveri: l’appello di Papa Francesco alla compassione cristiana

In occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un accorato…

17 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 17 novembre: giorno di Santa Elisabetta d’Ungheria (patrona degli infermieri). Preghiera per chiedere una grazia!

Santa Elisabetta d’Ungheria: vita e preghiera Santa Elisabetta, dopo essere rimasta vedova di Ludovico, conte di Turingia, abbracciò la povertà…

16 Novembre 2024