Oggi 10 Settembre la Chiesa ricorda San Teodardo, Vescovo e martire…
La vita
Di san Teodardo restano poche notizie, tutte raccolte in 3 Vite, molto simili tra loro ed incentrate più che altro sulle circostanze della morte: due Vite di Anselmo, canonico di Liegi e una di Sigeberto di Gembloux.
Giunto presso Maastricht dalle Gallie ai tempi di Clotario II, divenne discepolo di San Remaclo, vivendo per un periodo nel Monastero di Stavelot sotto la guida dello stesso.
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Persona di carattere allegro, salì come Vescovo sulla cattedra di Maastricht succedendo forse allo stesso Remaclo. Contrariamente ad altre fonti, i Piccoli Bollandisti si mostrano più sicuri sulle circostanze dell’Episcopato di San Teodardo: succede a San Remaclo dopo essere stato anche lui Abate di Stavelot e regna per 6 anni.
Durante il suo governo la sua chiesa fu esposta a rapina da parte di nobili ed egli si appellò a Re Chilperico II di Austrasia; infatti il suo nome compare in un documento del 679 in cui il Re gli chiede di effettuare con un ufficiale di Palazzo misure esatte dei possedimenti dell’Abbazia di Stavelot-Malmédy.
Morì nel 670 aggredito da rapinatori in un bosco proprio mentre si recava dal Re a perorare la causa della sua chiesa. Sul luogo dell’omicidio venne eretta una cappella rurale dedicata a Saint-Didric. I suoi resti furono fatti trasferire a Liegi dal successore, San Lamberto; una ricognizione dele reliquie si ebbe il 7 settembre 1489 ed il prezioso reliquiario in cui vennero poste è purtroppo andato perduto. Venne venerato quale “Martire” perché patì nella difesa dei diritti della Chiesa. Fonte santiebeati.it
Autore: Marco Faraldi