Originario della Gallia o, forse, dell’Austrasia; la sua data di nascita si pone sotto il regno di Clotario II (613-22), fu discepolo di S. Remaclo. Non si sa in che anno Teodardo venne eletto vescovo di Tongres-Maastricht. Per lungo tempo si è voluto vedere in lui il successore di Remaclo. A Maastricht, Teodardo fu predecessore di S. Lamberto.
Sotto il suo episcopato la chiesa di Tongress- Maastricht ebbe a subire molte depredazioni e furti, a causa dei potenti proprietari terrieri dei dintorni. Teodardo che non tollerava ciò si recò dal re per mettere fine a questi soprusi, ma i suoi nemici lo inseguirono e lo uccisero nella foresta di Bienwald, presso Spira. Il suo corpo fu riesumato il 7 settembre 1489 ma il reliquiario in cui erano conservati i suoi resti insieme a S. Magdelberta attualmente è scomparso.
Martirologio Romano: Vicino a Spira nella Renania, in Germania, passione di san Teodardo, vescovo di Tongeren e martire, ucciso mentre si recava dal re Childerico.
Di san Teodardo restano poche notizie, tutte raccolte in 3 Vite, molto simili tra loro ed incentrate più che altro sulle circostanze della morte: due Vite di Anselmo, canonico di Liegi e una di Sigeberto di Gembloux.
Giunto presso Maastricht dalle Gallie ai tempi di Clotario II, divenne discepolo di S. Remaclo, vivendo per un periodo nel Monastero di Stavelot sotto la guida dello stesso.
Persona di carattere allegro, salì come Vescovo sulla cattedra di Maastricht succedendo forse allo stesso Remaclo.
Contrariamente ad altre fonti, i Piccoli Bollandisti si mostrano più sicuri sulle circostanze dell’Episcopato di San Teodardo: succede a San Remaclo dopo essere stato anche lui Abate di Stavelot e regna per 6 anni.
Durante il suo governo la sua chiesa fu esposta a rapina da parte di nobili ed egli si appellò a Re Chilperico II di Austrasia; infatti il suo nome compare in un documento del 679 in cui il Re gli chiede di effettuare con un ufficiale di Palazzo misure esatte dei possedimenti dell’Abbazia di Stavelot-Malmédy.
Morì nel 670 aggredito da rapinatori in un bosco proprio mentre si recava dal Re a perorare la causa della sua chiesa.
Sul luogo dell’omicidio venne eretta una cappella rurale dedicata a Saint-Didric. I suoi resti furono fatti trasferire a Liegi dal successore, San Lamberto; una ricognizione dele reliquie si ebbe il 7 settembre 1489 ed il prezioso reliquiario in cui vennero poste è purtroppo andato perduto.
Venne venerato quale “Martire” perché patì nella difesa dei diritti della Chiesa.
Autore: Marco Faraldi
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