Oggi 11 Ottobre 2019 la Chiesa ricorda Sant’Alessandro Sauli, Vescovo
Etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco
Emblema: Bastone pastorale
Nasce a Milano il 15 Febbraio del 1534. Ha davvero tutto: famiglia nobile genovese, che dà senatori e dogi alla Repubblica marinara; attitudine allo studio; alte relazioni che, adolescente, gli procurano la nomina a paggio di corte: quella di Carlo V, signore d’Europa e d’America, padrone del mondo. Partendo da lì, uno come lui può arrivare in fretta ai grandi posti. Ma Alessandro Sauli non parte. A 17 anni chiede di entrare fra i Chierici Regolari di San Paolo , detti Barnabiti, perché risiedono presso la chiesa milanese di San Barnaba. Sono preti legati da una regola di vita comune, da severi compiti di studio e d’insegnamento. Uomini di punta del rinnovamento religioso.
LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda San Giovanni XXIII – Papa. Ecco la vita
“Domando di essere accolto”, dice, “per abbandonarmi totalmente nelle mani dell’obbedienza”. Nel segno dell’obbedienza si espone a una prova tra le più sgradevoli: compare nella piazza dei mercanti vestito da nobile, ma portando sulle spalle una pesante croce. Si umilia, insomma, a dar spettacolo, esponendosi allo scandalo e alla beffa. E dà inizio a una consuetudine:
“Da allora, “portar la croce” fa parte delle nostre tradizioni familiari. E’ una delle più care e indimenticabili, perché ogni barnabita inizia il proprio anno di noviziato portando la croce dalla comunità alla chiesa ” (P. Luis Origlia Roasio).
Ordinato sacerdote, diviene maestro e formatore di barnabiti, chiamati a esser uomini della croce e del libro, della fede e della cultura strettamente unite, nel XVI secolo come nel XX. Alessandro Sauli, in quest’opera, è talmente uomo di punta che a soli 34 anni lo fanno già superiore generale. Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, lo vuole suo confessore: “Fatto diligente esame di coscienza di tutti i suoi peccati, li confessò ad Alessandro Sauli… Del suo consiglio pieno di dottrina si giovò moltissimo” (C. Bescapé).
Pio V nel 1567 lo nomina vescovo di Aleria, in Corsica, dove c’è da fare tutto, compreso lo sfamare i fedeli, vittime di carestie e pirati; e proseguendo col formare preti culturalmente degni, infondendo in loro slancio per l’evangelizzazione. Per vent’anni la Corsica ha in lui un padre e maestro. E morirebbe lì, ma deve poi obbedire a un suo allievo diventato papa, Gregorio XIV, che lo trasferisce a Pavia.
Obbedisce, anche se tanto lavoro l’ha già sfiancato. Eppure intraprende subito la visita pastorale: non smette di “portare la croce”, finché un minimo di forze lo sorreggono. Viene per lui l’ultimo giorno nel dolce scenario d’autunno del Piemonte meridionale: a Calosso d’Asti, dove accetta l’ospitalità del signore del luogo. Ma non nei saloni nobili: se ne sta al pianterreno con i lavoranti, vicino alla portineria. E qui, con le prime nebbie fra le colline, muore l’“Apostolo della Corsica”. Era l’11 Ottobre 1592.
Il corpo ritorna poi a Pavia, dove sarà inumato in cattedrale. Nel 1904, Pio X Sarto lo iscriverà fra i santi. Fonte santiebeati.it/Domenico Agasso
La preghiera a Maria che scioglie i nodi è una delle suppliche più usate dai cristiani per chiedere aiuto alla…
'Asciuga Bambino Gesù le lacrime dei fanciulli!'. Recitiamo in questo tempo di Avvento la preghiera più dolce di San Giovani…
Una nuova settimana in compagnia di Padre Pio Leggi le frasi di Padre Pio e invoca la sua potente intercessione…
Benvenuti sul sito www.papaboys.org! Siamo lieti di presentarvi la preghiera della sera alla Madonna di Lourdes, intitolata 'Io sono l'Immacolata…
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…
La preghiera all' Immacolata di Giovanni Paolo II Una potente supplica di Giovanni Paolo II a Maria Santissima.. Il testo:…