San Diego d’Alcalá, è stato un religioso spagnolo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Predicò nelle Canarie e partecipò al giubileo a Roma durante la peste, dove si prodigò per aiutare la gente. Venne canonizzato nel 1588.
LEGGI: Lettura e commento al Vangelo di oggi
È uno dei santi più popolari di Spagna e delle Americhe, dove portano il suo nome fiumi, baie, canali e varie città, tra cui San Diego di California. N
Nasce nel 1400 a San Nicolás del Puerto, Spagna. Nulla però sappiamo della sua famiglia e dei suoi primi anni. In gioventù si fa eremita vicino al paese nativo: prega, coltiva un orto, fabbrica oggetti di uso domestico, che poi scambia con panni per vestirsi. Ma se ne va quando la gente intorno a lui diventa troppa. Lo accolgono i francescani di Arizafe, presso Córdoba, e lì egli fa il noviziato come fratello laico, senza gli Ordini, addetto ai lavori vari per la comunità.
Nel 1441 lo mandano nelle Canarie – lui che non è prete – a radicarvi meglio il cristianesimo, in un ambiente ancora percorso da vecchie superstizioni. E cinque anni dopo, sempre lì, eccolo promosso “guardiano” (cioè capo) del convento di Fuerteventura. Un segno dell’efficacia della sua missione tra la gente; ma la sua predicazione irrita i colonizzatori (le isole non sono ancora ufficialmente dominio della Spagna) ai quali gli “indigeni” vanno bene superstiziosi, disuniti, sottomessi.
Nel 1449 fra Diego ritorna in Spagna, e nel 1450 è a Roma per il Giubileo e per la canonizzazione di Bernardino da Siena, in maggio. Nell’estate, però, arriva la peste, che blocca l’afflusso di pellegrini e provoca diserzioni tra i vertici ecclesiastici: anche papa Niccolò V fugge (a Fabriano), e i dignitari della Curia “fuggono da Roma, come gli apostoli fuggirono da Gesù il Venerdì santo!”: così scrive indignato un autorevole pellegrino tedesco
Fra Diego non fugge. Assiste i confratelli appestati nel convento dell’Aracoeli, e cerca di organizzare distribuzioni di viveri in mezzo al caos di Roma.
Tornato poi in Spagna, ricomincia a servire varie comunità, fino alla morte nel convento di Alcalá de Henares avvenuta 12 novembre 1463.
Negli ultimi anni corrono fitte voci di suoi prodigi: il Signore lo avrebbe aiutato un giorno a far uscire dal convento il pane per i poveri, trasformando le pagnotte in rose; e quando il lavoro di cuoco si faceva pesante, ecco scendere in cucina degli angeli per aiutarlo. Questi racconti saranno poi illustrati nei cicli pittorici di Bartolomé Estéban Murillo e Annibale Carracci.
La fama di santità è notevole, e nel secolo successivo la causa canonica viene sostenuta anche da re Filippo II di Spagna; suo figlio infatti, don Carlos è sfuggito a un mortale pericolo, ed egli ne dà merito all’intercessione di frate Diego. Papa Sisto V lo proclama santo nel 1588.
Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso
Un applauso vibrante ha attraversato Piazza San Pietro, rispondendo all’invito del Papa durante l’Angelus. Un momento carico di gioia e…
Padre Slavko Barbaric è venuto a mancare il 24 novembre 2000 alle ore 15.30. E la notizia fece velocemente il giro…
Triduo alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa 1° giorno O Vergine Immacolata…
Nel giorno solenne della Sua festa, recitiamo oggi la Preghiera a Cristo Re dell’Universo per chiedere una grazia O Gesù,…
Solennità di Cristo Re dell'Universo: 24 Novembre Oggi la Chiesa, celebrando la festa di Cristo Re dell'Universo, vuole sottolineare che…
Oggi la Chiesa ricorda Beata Maria Anna Sala La beata Maria Anna Sala è stata una vergine della Congregazione delle…