A Puy-en-Vélay nella regione di Poitiers in Francia, sant’Andrea Uberto Fournet, sacerdote, che, parroco al tempo della rivoluzione francese, benché diffidato, confortò i fedeli nella fede; in seguito, restituita la pace alla Chiesa, fondò insieme a santa Elisabetta Bichier des Âges l’Istituto delle Figlie della Croce.
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Sant’Andrea Fournet, al secolo André-Hubert Fournet, nasce a Poitiers, nel villaggio di Saint-Pierre de Maillé, il 6 Dicembre 1752 da pii e agiati genitori. Giunto all’adolescenza, benché propenso per inclinazione naturale ai divertimenti, non mancò mai troppo ai suoi dovere. Toccato dalla grazia, decise di consacrarsi a Dio.
Ordinato sacerdote, fu nominato prima vicario del villaggio di Haims; dove era parroco uno dei suoi zii paterni, poi a Saint-Phele de Maillé. Poco tempo dopo successe a un altro zio nella parrocchia di San Pietro di Maillé.
Conduceva una vita virtuosa, ma comoda, con la madre e la sorella. Provocato dalle parole di un mendicante, che gli rimprovera il suo stile di vita borghese: “Come, non avete denaro? Ma la vostra tavola è coperta d’argenteria…”, riconosce nel povero la presenza di Gesù, distribuisce i suoi beni e si dedica totalmente a Dio e al Vangelo con un amore appassionato. Trasformato, trasforma la sua parrocchia: diverrà il “buon Padre”, il “santo curato” di St Pierre de Maillé, infaticabile nella predicazione e nella carità. Ha circa 30 anni.
Con l’avvento della Rivoluzione, si rifiutò di prestare il giuramento al governo rivoluzionario richiesto a tutti i preti, trovandosi così fuori legge. Viene così privato della parrocchia, perseguitato, ricercato a morte. Per non mettere a rischio la vita degli amici che lo proteggono, è costretto nel 1792 ad un esilio forzato in Spagna. Viene accolto a Los Arcos, nella diocesi di Pamplona. Per cinque anni, non potrà più svolgere in pubblico il suo ministero sacedotale. Condurrà una vita riservata e modesta, dedicandosi alla preghiera, visitando malati e carcerati.
Mentre la persecuzione infieriva ancora nella sua patria egli ritornò segretamente e si tenne nascosto celebrando i Santissimi Misteri, e sempre in segreto amministrando i Sacramenti ai fedeli.
Ridata la pace alla Chiesa ritornò nella sua parrocchia in cui era tutto da rifare e là con gli esempi mirabili della sua santità si acquistò il titolo di “Buon Padre”. Durante questo tempo, per provvedere all’educazione cristiana delle fanciulle, specialmente delle più povere, si occupò della fondazione della congregazione delle Figlie della Croce, con l’aiuto di Santa Elisabetta Bichier des Âges (canonizzata il 6 luglio 1947).
Per meglio occuparsi ancora di tale opera, nel 1820 il Santo si dimise da parroco e si trasferì nella borgata di La Puye, dove era stabilita la Casa principale della nuova Congregazione.
La fortificò mediante sagge regole, molto atte a favorire ogni virtù nelle sue figlie spirituali, lasciando in retaggio al suo istituto, così benemerito per l’educazione cristiana delle giovani, lo spirito del suo zelo apostolico.
Muore serenamente il 13 Maggio 1834.
È stato proclamato santo nel 1933 da papa Pio XI. Memoria liturgica il 13 maggio.
Fonte santiebeati.it – Autore: Antonio Galuzzi
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