Oggi 13 Settembre la Chiesa ricorda Sant’Amato, sacerdote e fondatore francese…
Etimologia: Amato = caro, benvoluto, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
La vita
La sua “Vita” anonima, scritta qualche tempo dopo la sua morte e abbastanza fedele alla realtà storica. Nasce a Grenoble tra il 565 e il 570 da Eliodoro, nobile romano. Entrato nel monastero di Agauno, nel Vallese, nel 581 e ordinato sacerdote, vi rimase per trent’anni, ritirandosi poi a vita eremitica. Durante i tre anni trascorsi in una cella costruita nei dintorni del monastero, compì vari miracoli, tra i quali quello di far scaturire una sorgente per alleviare ai monaci la fatica di portargli l’acqua. Divenuto predicatore dopo un incontro con Sant’Eustasio, Amato fondò, insieme con Romarico, potente feudatario convinto dalle sue parole a farsi monaco, il monastero doppio di Habend nei Vosgi.
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Rinuncia però alla carica di abate in favore di Romarico, e nominò badessa Macteflede. Poi si ritirò di nuovo in una grotta, dalla quale usciva solo la domenica e i giorni festivi per consigliare e ammaestrare i religiosi dei due cenobi.
Amato morì il 13 settembre (anno indecifrato), dopo un periodo di freddezza nei rapporti con Sant’Eustasio e con il monastero di Luxeuil, dovuto ad alcuni malintesi ed agli intrighi del monaco Agrestio, e conclusosi poi con il perdono da parte di Sant’Eustasio (627-28).
Apparso più volte dopo morto compiendo molti miracoli. Le sue spoglie furono trasportate nell’interno della chiesa di Santa Maria, dove ricevettero la venerazione dei fedeli. Dal 670 la sua festa è celebrata il 13 settembre. San Leone IX fece la ricognizione delle reliquie il 3 dicembre 1049. Amato è onorato soprattutto a Grenoble e a St. Dié. Fonte santiebeati.it
Autore: Alfonso Codaghengo