A Casoria vicino a Napoli in Campania, Santa Giulia Salzano, vergine, che fondò la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacratissimo Cuore di Gesù per l’insegnamento della dottrina cristiana e la diffusione della devozione verso l’Eucaristia.
LEGGI: Lettura e commento al Vangelo di oggi
Giulia Salzano nasce a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, il 13 ottobre 1846; era la quarta dei sette figli di Diego Salzano, capitano dei lancieri nell’esercito borbonico di Ferdinando I, e di Adelaide Valentino, discendente di sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Rimasta orfana del padre, quando aveva 4 anni, è affidata al Regio Orfanotrofio di San Nicola la Strada presso Caserta. Ritornò in famiglia a quindici anni e completò gli studi, conseguendo il diploma di maestra.
Nell’ottobre 1865, diciannovenne, si trasferì con la famiglia a Casoria. Allora era un piccolo paese rurale. Qui aveva ottenuto un incarico d’insegnante nella scuola comunale; si preoccupò subito di insegnare ai piccoli scolari anche le verità della fede, raccogliendoli nel cortile della sua casa.
Giulia fin da giovane avvertì fortemente una “chiamata” alla santificazione personale, diventando esigente nel cammino spirituale e lasciandosi aiutare da anime consacrate dell’epoca, su tutti Padre Ludovico da Casoria. Molti di questi apostoli e predicatori di santità, diffondevano la pratica della confessione e della comunione frequente, anche in riparazione dei peccati, attraverso la devozione al Sacro Cuore.
Era il periodo in cui la pratica dei primi “venerdì del mese” e dell’adorazione riparatrice divenne una via di grazia santificatrice. Affascinata dal senso e dalla profondità della devozione al Cuore di Gesù, maturò la sua totale consacrazione al Signore, manifestando una forte passione per l’annuncio evangelico, rivolto particolarmente ai più piccoli e ai giovani.
A costoro soleva dire: «Nelle difficoltà della vita… confidiamo nel Divin Cuore di Gesù. Egli ci solleva e ci conforta».
Con grande spirito profetico, ma anche con tante sofferenze, raccolse intorno a sé nell’ottobre 1890 un gruppo di amiche, che costituirono il nucleo iniziale delle “Suore Catechiste del Sacro Cuore”. Lo scopo primario è quello di far conoscere ed amare Dio da tutti. Mediante la devozione al Sacro Cuore e alla Vergine Maria.
Il nuovo istituto incontrò varie difficoltà nell’ambito della diocesi di Napoli. Si voleva far confluire Giulia e le amiche nelle Ancelle del Sacro Cuore della Volpicelli, presenti da diversi anni a Casoria. Il successore del cardinal Sforza, il cardinal Giuseppe Prisco, intervenne per mantenere autonoma la nuova opera e ne affidò la direzione in ordine di tempo a don Provitera, don Catalano e don Fabiani.
Nel 1905, venne fondata la la Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore; Giulia e sette compagne presero il velo. In breve tempo, a loro si aggiunsero altre giovani e così si aprirono altre case sempre nell’ambito napoletano.
L’attività della congregazione era guidata con abnegazione totale da madre Giulia Salzano, incentrata soprattutto sull’insegnamento catechistico e sulla devozione all’Eucaristia ed al Sacro Cuore.
Certamente, in quei tempi così lontani, madre Giulia anticipò la spinta e l’importanza che oggi la Chiesa ha dato alla catechesi, cioè a tutti i livelli e a ogni ceto sociale. Ogni giorno della settimana era impegnata nei vari incontri. Quando qualche suora, vedendola affaticata e stanca, cercava di distoglierla, lei reagiva dicendo a tutte le suore che come Catechiste dovevano desiderare di morire sulla breccia, cioè facendo catechismo fino all’ultima ora.
Nel 1916 furono completate le Regole dell’Istituto e inviate alla competente Congregazione romana; le Costituzioni furono approvate da Roma il 4 febbraio 1922 e il riconoscimento pontificio giunse il 19 marzo 1960.
Madre Giulia Salzano continuò il suo apostolato; dispensava consigli a quanti aprivano il loro cuore alla sua accogliente comprensione per tutti: giovani, soldati, mamme, aveva parole di conforto ed incoraggiamento.
Madre Giulia morì a Casoria il 17 maggio 1929. La sua Congregazione si è diffusa, non solo in diverse città italiane, ma anche in altri Stati (Canada, Brasile, Filippine, Perù e India).
Venne beatificata il 27 aprile 2003 da san Giovanni Paolo II e canonizzata il 17 ottobre 2010 a Roma, da parte di papa Benedetto XVI.
Nel giro di pochi anni, quindi, la città di Casoria ha maturato il primato di avere tre personaggi illustri elevati al massimo onore degli altari: santa Giulia Salzano e i già citati padre Ludovico da Casoria (canonizzato nel 2014) . Inoltre, ha avuto madre Maria Cristina Brando, che con la prima era stata beatificata (è stata dichiarata Santa nel 2015). (Fonte santiebeati)
Autore: Antonio Borrelli
Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…
Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…
Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…
Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…
Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…
Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…