Testimonium

Il Santo di oggi 18 Maggio 2020 San Giovanni I, Papa e martire

Oggi la Chiesa ricorda San Giovanni I, Papa e martire

San Giovanni I, Papa e martire

San Giovanni I è stato il 53º papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo e martire. Il suo pontificato durò dal 13 agosto 523 alla sua morte.

LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda un grande santo. Ecco chi era

Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall’ebraico

Emblema: Palma

Sostenne per amore di Cristo e della Chiesa la persecuzione del re ariano Teodorico, che lo aveva inviato a Costantinopoli presso l’imperatore Giustino I a difendere la causa degli Ariani. Morì in carcere a Ravenna e il suo corpo fu trasferito a Roma nella basilica vaticana, dove venne onorato come martire.

La vita

Toscano di nascita, secondo alcune fonti era di Siena, secondo altre, invece, era nato nel castello di Serena, presso Chiusdino (SI); era figlio di un certo Costanzo. Altre fonti lo danno come nativo di “Anglario”, odierna Anghiari (Ar).

Viene eletto papa succedendo a Ormisda il 13 agosto 523. Non si hanno notizie sicure su questo papa prima della sua elezione, a causa della frequente attestazione del nome Giovanni nelle fonti del VI sec. (tre papi portano questo nome). 

È stata tuttavia avanzata l’ipotesi dell’identificazione di questo pontefice con il diacono Giovanni, amico di Severino Boezio, che gli dedicò tre dei suoi scritti. Era favorevole al partito filoorientale dell’antipapa Lorenzo, anche se nel 506 fece atto di sottomissione al papa legittimo Simmaco.

Giovanni diacono viene altresì riconosciuto autore del trattato “De fide catholica”, trasmesso dagli antichi tra le opere di Severino Boezio.

A Costantinopoli

Il Liber Pontificalis riporta che egli fece eseguire importanti lavori di restauro nelle basiliche cimiteriali dei martiri Nereo e Achilleo sull’Ardeatina e dei Santissimi Felice e Adautto sull’Ostiense e poté inoltre abbellire le principali basiliche cittadine, grazie alla munificenza dell’imperatore Giustino I. Tutta la sua attività a Roma si svolse prima del suo viaggio a Costantinopoli (Impero Romano d’Oriente), che fu l’avvenimento più importante del suo pontificato, ma anche l’ultimo, poiché gli costò la vita.

Se i rapporti di Giovanni con l’imperatore d’Oriente furono buoni, assai meno lo furono quelli con l’anziano re goto Teodorico (Regno d’Italia – Ostrogoto).

Quest’ultimo era allarmato per le leggi rimesse in vigore dall’imperatore Giustino nei suoi territori contro gli eretici e in particolare contro gli ariani; convocò Giovanni a Ravenna (Capitale del Regno) sul finire dell’anno 525 e gli intimò di guidare una delegazione a Costantinopoli con il difficile compito di ottenere la fine della persecuzione. Preoccupato per le sorti dei cattolici d’Occidente in caso di suo rifiuto, acconsenti di portare all’imperatore le richieste di Teodorico.

Era la prima volta che un pontefice si recava a Costantinopoli; fu ricevuto con i massimi onori dall’imperatore, che si prosternò davanti al vicario di San Pietro. Giovanni celebrò le funzioni della Pasqua del 526 a Santa Sofia secondo il rito romano e stando al Liber Pontificalis procedette alla reincoronazione di Giustino. La delegazione ottenne alcune concessioni, non quella che gli ariani convertiti potessero ritornare alla loro fede.

San Giovanni I, Papa e martire

La morte e il culto

Nonostante il successo dell’ambasciata, al rientro a Ravenna, Giovanni fu vittima della politica di Teodorico, a cui la notizia dell’accoglienza trionfale e del successo personale ottenuto da Giovanni a Costantinopoli, provocò ostilità e gelosia tanto che costrinse Giovanni a trattenersi a Ravenna, dove, provato dai trattamenti subiti, mori il 18 maggio 526.

Secondo l’Anonimo di Valois intorno al corpo di Giovanni si verificarono miracoli e fu oggetto di venerazione popolare. Successivamente le spoglie del pontefice furono traslate a Roma a San Pietro.

Redazione Papaboys

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