Oggi 18 Ottobre 2019 la Chiesa ricorda San Luca, Evangelista. Il santo di oggi
.Patronato: Artisti, Pittori, Scultori, Medici, Chirurghi
Etimologia: Luca = nativo della Lucania, dal latino
Emblema: Bue
Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
La vita
San Luca nacque in Antiochia di Siria, dà genitori pagani. Imparò la scienza medica e, allo scopo di perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell’Egitto. Si portò poi a Troade per esercitarvi la sua professione: ma qui il Signore l’attendeva per un’altra missione più grande. Essendo passato di là l’apostolo Paolo a predicare il Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte. Luca non ha mai conosciuto personalmente Gesù, ne sente parlare infatti per la prima volta intorno al 37 d.C.
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Verso il 60, mentre San Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza.
Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è indirizzato a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani: il regno di Dio è aperto a tutti. Egli voleva dimostrare la bontà e la misericordia di Dio, e perciò racconta gli episodi e le parabole più commoventi.
Eloquentissime sono le parabole del buon samaritano, della pecorella smarrita, del fariseo e del pubblicano, di Zaccheo e del figliuol prodigo, che ci manifestano l’infinita misericordia di un Dio morto per noi sulla croce e che perdona agli stessi suoi crocifissori: «Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno».
Il santo evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l’Italia e la Gallia. Durante la prigionia di San Paolo in Roma scrisse gli «Atti degli Apostoli» in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa e particolarmente i viaggi di San Paolo. Ma la tradizione ci dice che San Luca, oltre che medico, era pure pittore. Devotissimo della Madonna, è tra gli Evangelisti quello che ne parla più diffusamente. Non può non averla vista, non averle parlato: lo dimostrano anche le belle immagini della Vergine che ci furono tramandate sotto il suo nome.
Mori nella Bitinia, all’età di 84 anni. San Paolo lo chiamava «medico carissimo» e «fratello, la cui Mele è nel Vangelo».
Il suo simbolo è un toro alato, perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e responsabile del sacrificio di tori.
Le reliquie
Secondo san Girolamo, le ossa di san Luca furono trasportate a Costantinopoli nella famosa basilica dei Santi Apostoli dopo la metà del IV secolo. Le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di Santa Giustina. Una parte del suo cranio fu traslata dalla basilica di Santa Giustina alla cattedrale di San Vito a Praga nel XIV secolo per volontà di Carlo IV di Lussemburgo, allora re di Boemia.
Una costola del corpo del santo è stata donata il 17 settembre 2000 al metropolita Hieronymos della Chiesa greco-ortodossa di Tebe.
Esiste un’altra reliquia della testa nel Museo Storico Artistico “Tesoro” nella basilica di San Pietro in Vaticano. Un reliquiario contenente un’altra parte della testa di san Luca è custodito a Cremona nella chiesa omonima gestita dai padri barnabiti.
Forme di devozione
Tradizionalmente viene considerato dai cristiani anche patrono degli artisti, in modo particolare dei pittori. Fu il primo iconografo che dipinse quadri di Maria, di San Pietro e San Paolo. Nel mondo esistono infatti diverse raffigurazioni a lui attribuite. Una di queste si trova proprio sopra le sue spoglie a Padova e rappresenta la Madonna Hodighitria (“che indica la via”); dipinto restaurato nel 1960.
Fonte santodelgiorno.it