Etimologia: Anastasio = risorto, dal greco
Martirologio Romano: A Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, deposizione di sant’Anastasio I, papa, uomo ricco di povertà e di apostolica sollecitudine, che si oppose fermamente alle dottrine ereticali.
Etimologia: Anastasio = risorto, dal greco
Anastasio de Massimi è stato il 39º papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa dal 27 novembre 399 alla sua morte avvenuta il 19 dicembre 401.
Il Liber Pontificalis dice che era di romane origini; suo padre si chiamava Massimo. È salito al soglio petrino il 27 novembre 399. Il suo pontificato durò solo due, ma lui fu capace di svolgere un ruolo decisivo nella difesa dell’ortodossia, guadagnandosi l’ammirazione del contemporaneo san Girolamo, che ne scrisse un elogio per esaltarne la santità e la ricchezza nella povertà. Fu lui a far edificare la basilica anticamente chiamata Crescenziana nel luogo dove oggi sorge la basilica di San Sisto Vecchio.
Tra le sue prime azioni in campo dottrinale va ricordata l’energica lotta al donatismo, un’eresia che stava lacerando le province settentrionali dell’Africa e che legava la validità dei sacramenti alla dignità dei ministri. Eresia combattuta, in quel tempo, anche da sant’Agostino e già confutata dagli scritti di sant’Ottato di Milevi (†385), che aveva spiegato che i sacramenti sono efficaci ex opere operato (cioè “per il fatto stesso che l’azione viene compiuta”) poiché in essi agisce Cristo stesso (“sacramenta per se esse sancta, non per homines”, scrisse Ottato) indipendentemente dalle qualità morali dei ministri intermediari. Anastasio condannò pubblicamente e formalmente il donatismo, ratificando le decisioni prese nel 400 dal primo concilio di Toledo.
La saggezza del pontefice fu inoltre determinante nel risolvere la cosiddetta prima crisi origenista, nata per le controversie sugli scritti dell’influente teologo alessandrino Origene (185-254), contenenti alcuni gravi errori che Girolamo segnalò ad Anastasio attraverso suoi amici. Questa filosofia riteneva che le anime dei viventi preesistevano alla propria nascita carnale.
Il papa, constatando l’inconciliabilità di parte del pensiero origenista con la dottrina cattolica, condannò questo pensiero.
Mostrò grande apprezzamento e sensibilità, oltre che verso San Girolamo e Sant’Agostino, anche verso san Paolino di Nola.
Anastasio muore il 19 dicembre 401, solo dopo due anni di pontificato. Fu sepolto sulla Via Portuense in un monumento sepolcrale posto fra le basiliche di Santa Candida e dei SS. Abdon e Sennen.
San Girolamo, che aveva avuto parole di alto elogio per Anastasio, giunse a scrivere che se egli morì così presto, fu per un riguardo della Provvidenza, la quale non volle che un simile vescovo fosse testimone della caduta di Roma (avvenuta nel 410 per opera di Alarico). Tale elogio è entrato nel Martirologio Romano.
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