Oggi è la Solennità di San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide che fece da padre al Figlio di Dio. La Chiesa, con speciale onore, lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia.
Patronato: Padri, Carpentieri, Lavoratori, Moribondi, Economi, Procuratori Legali
Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall’ebraico
Emblema: Giglio
San Giuseppe, il più grande dei Santi che la Chiesa venera dopo la Santissima Vergine Maria, era di stirpe reale, ma decaduta. La sua vita sublime rimase nascosta e sconosciuta: nessuno storico scrisse le sue memorie, ma della santità di lui abbiamo le più belle testimonianze nella Sacra Scrittura.
Dio nei suoi disegni aveva destinato Giuseppe ad essere il padre del Salvatore Gesù Cristo, e sposo e custode della Vergine Madre. Maria trovò in Giuseppe un compagno fedele.UOMO GIUSTO – Il Vangelo ci dice che San Giuseppe, ignaro dell’opera dello Spirito Santo che stava operando in Maria, voleva ripudiarla privatamente senza denunciarla, perchè il figlio che lei aspettava non era suo. Per le leggi dell’epoca, Maria, poteva essere uccisa. Ma in un sogno, il Signore, si rivela a lui attraverso un angelo che gli spiega il mistero dell’Incarnazione. Qui accade un miracolo, un tratto della santità di Giuseppe.
Dice di si alla volontà di Dio; senza questa risposta e il “Si” di Maria, Gesù forse non sarebbe venuto al mondo.
Un altro tratto che colpisce del santo è il rinnegare se stesso, la propria virilità; il rinunciare nella sua vita alla pienezza di fare l’amore con la donna che ama, con la sua sposa. Giuseppe è esempio nella fede proprio perchè nella sua umanità si rinnegò per la volontà del Padre.
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UOMO FORTE – Quando Gesù venne ad abitare fra gli uomini, San Giuseppe, con la Madonna, furono i primi ad adorarlo.
Quando Erode, ordinò che tutti i bambini del territorio di Betlemme al di sotto dei due anni fossero uccisi senza eccezione, Giuseppe, avvertito dall’Angelo in sogno, prontamente, prese Maria e il Bambino, fuggì in Egitto. In questo momento troviamo due cose molto belle del santo: la paura e la forza. Immaginiamo il terrore di scappare in piena notte con la paura che accada qualcosa di brutto a tuo moglie e a tuo figlio (tra l’altro il Figlio di Dio). Ma Giuseppe probabilmente con la paura nel cuore cerca di essere forte e con la speranza della fede scappa e salva la sua famiglia. In questo momento di fuga è bello evidenziare la fede, fidarsi di Dio. Il sapere che anche nelle notti più buie, Dio ci è accanto.
Una volta morto Erode, San Giuseppe fu avvertito nuovamente dall’Angelo di far ritorno, ed egli, premuroso, rimpatriò. Temendo però di Archelao, succeduto nel trono al padre Erode, fu da Dio avvertito di stabilirsi in Galilea. Si ritirò a Nazareth, dove ricco di meriti, si spense fra le braccia di Gesù e di Maria.
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