Oggi la Chiesa ricorda Sant’Agnese di Boemia
Sant’Agnese, badessa, che, figlia del re Ottokar, rifiutate nozze regali per essere sposa solo di Cristo, abbracciò la regola di santa Chiara nel monastero da lei stessa edificato, in cui volle osservare con rigore la povertà.
Etimologia: Agnese = pura, casta, dal greco
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La vita
Nasce nel castello reale di Praga nel 1211; era la tredicesima figlia di Otakar, re di Boemia.
La sua adolescenza fu segnata da varie proposte di matrimoni regali; ma la sua vocazione era un’altra.
Colpita dal messaggio di Francesco d’Assisi, maturò la sua vocazione religiosa e, con il sostegno di papa Gregorio IX, ruppe il fidanzamento con Enrico e si ritirò a Praga.
Nella città boema fondò il primo convento di Frati Minori della regione (1232) e annesso al convento un ospedale per i poveri: per la sua gestione creò una confraternita laicale (detta dei Crocigeri) che nel 1237 venne elevata dal pontefice al rango di ordine religioso.
Nel 1234 fondò un monastero di clarisse sulle rive della Moldava e santa Chiara vi inviò cinque delle sue religiose: Agnese stessa vi si ritirò l’11 giugno (festa della Pentecoste) dello stesso anno. In seguito ne divenne badessa e conservò tale carica fino alla morte.
La morte
Negli anni della clausura si diede a severe pratiche ascetiche per riprodurre nella sua vita le sofferenze di Cristo. Muore il 2 Marzo del 1282.
È stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 1989.