Nacque in una modesta famiglia di Monza, in contrada dei Mulini, il 3 ottobre 1848. Era secondo dei sei figli di Giuseppe Talamoni, artigiano cappellaio, e di Maria Angelica nata Sala. Fu battezzato lo stesso giorno nel Duomo di Monza coi nomi di Luigi Domenico.
Frequentò gli studi elementari e fece la Prima Comunione e la Cresima il 1° luglio 1861. Presso l’Oratorio di Monza, detto del Carrobiolo, fondato dal Servo di Dio Padre Fortunato Redolfi, barnabita, e retto al suo tempo da un altro Servo di Dio Padre Luigi Villoresi. Luigi venne così a contatto con le esperienze più entusiasmanti della pastorale giovanile del tempo, ma anche con quegli anni difficili per la Chiesa di Milano. Mentre era in atto la seconda guerra d’indipendenza, nel 1859, morì l’arcivescovo Bartolomeo Carlo Romilli e il successore Paolo Angelo Ballerini, incontrò la fiera opposizione del Governo Italiano e non poté mai prendere possesso della sua Sede. Alle sue sofferenze, però, supplì sempre l’affetto della popolazione e di buona parte del clero.
Fu ordinato sacerdote il 4 marzo 1871. Poi inviato ad insegnare al “Collegio San Carlo” di Milano, dove ebbe come allievo (1874-75) Achille Ratti, il futuro Papa Pio XI. Nel 1875 venne chiamato al “Seminario di Monza”, come insegnante di ginnasio. Si impegnò inoltre nell’attività pastorale, soprattutto nella predicazione e nel confessionale del Duomo.
La crescente affermazione del socialismo lo indusse all’impegno politico. Accettò di essere inserito nelle liste civiche del “Comitato cattolico di Monza”. Nel 1893 venne eletto nel Consiglio comunale.
Il suo impegno politico fu rivolto alla richiesta di scuole ed asili, a migliorare lo stato delle pubbliche vie e alla loro sicurezza, all’illuminazione e alla difesa della moralità. Chiese case per i meno abbienti e la tutela del piccolo commercio, medicine per i poveri. Inoltre, il miglioramento dell’ambiente carcerario. Nonostante la sua riconferma elettorale del 1923, il clima di violenza instaurato dal fascismo costrinsero alle dimissioni il consiglio comunale.
Incoraggiò e diresse l’opera assistenziale avviata da Maria Biffi Levati (1835-1905) con la quale fondò la congregazione delle “Suore Misericordine di San Gerardo”, di cui scrisse il primo regolamento.
Morì a Milano, nella clinica delle Suore di Maria Bambina, il 31 gennaio 1926 a 77 anni e gli furono tributate esequie solenni a cura del comune di Monza.
Consolidatasi la fama della sua santità l’arcivescovo di Milano, il cardinale Ildefonso Schuster avviò l’iter per la canonizzazione, ed il relativo processo informativo fu completato dal suo successore, il cardinale Giovanni Battista Montini.
Dal vecchio cimitero cittadino di san Gregorio la sua salma è stata esumata il 20 maggio 1966. Tumulata nelle cappella della Casa Madre delle Suore Misericordine di San Gerardo, Piazza Santa Margherita 2, Monza.
Il 21 marzo 2004, in piazza San Pietro a Roma è stato proclamato beato dal papa Giovanni Paolo II. In questa occasione la sua salma è stata traslata dalla chiesa delle suore Misericordine al Duomo di Monza. Dal 3 ottobre 2009 è proclamato patrono della nuova provincia di Monza e della Brianza. (Fonte it.cathopedia.org)
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