Oggi 20 Novembre 2019 la Chiesa ricorda la figura di Sant’Edmondo, re degli Angli orientali, e martire. Rubrica a cura della Redazione Papaboys
Etimologia: Edmondo = difensore della proprietà, dal tedesco
Emblema: Lupo, Freccia, Palma
LEGGI: Lettura e commento al Vangelo
È un santo più vivo nella memoria popolare d’Inghilterra che in tante pagine di documenti storici. Ed è vivo soprattutto per il modo e le ragioni della sua morte.
Delle sue origini non abbiamo notizie certe. La tradizione vuole che Edmondo sarebbe stato figlio del re Alkmund di Sassonia, nato a Norimberga fra il 841/42 e poi adottato dal re dell’Estanglia, ossia dell’Inghilterra orientale, formata principalmente dalle contee di Norfolk e Suffolk.
Sappiamo soltanto che Edmondo è l’ultimo re di questo territorio, in tempi durissimi per tutta l’Inghilterra, aggredita continuamente dai danesi. I quali dapprima sono una flotta che va all’arrembaggio dell’Isola, con sbarco, saccheggio, uccisioni, e reimbarco con tanto di bottino. I cronisti dell’epoca lasciano racconti atterriti di queste sanguinarie imprese. Poi i danesi si fanno anche occupanti (e, più tardi ancora, anche governanti: certo, a modo loro, ma lasciando tracce importanti nella storia britannica).
Erano un esercito specialista dell’aggressione, detto here (un nome che ai tempi di Edmondo davai brividi). I danesi erano comandati da tre fratelli : Halfdene, Ivarr e Ubba.
Il metodo è quello del “decidete un po’ voi”: prima le minacce di saccheggio e morte, poi la richiesta di una taglia per risparmiare persone e cose. Accadeva spesso che alcune popolazioni accettavano di pagare, purché se ne andassero.
Nell’anno 869, eccoli irrompere in Estanglia. Dapprima compiono i soliti saccheggi e distruzioni, poi parlano di trattative. Vogliono instaurare il loro dominio sul regno. Ma qui c’è il giovane re Edmondo. Il quale, dopo quello che ha già visto, non tratta con nessuno. Edmondo combatte, col suo piccolo esercito, col suo grande carattere. Ma viene sconfitto e preso prigioniero.
I vincitori gli offrono salve la vita e la stessa corona, a patto che rinneghi la sua fede religiosa e che si dichiari vassallo dei danesi. Edmondo risponde due volte no, e muore martire sotto le frecce danesi che lo trafiggono. Era il 20 Novembre 869 o 870.
La sua morte segna la fine del regno dell’Estanglia, ma l’Inghilterra si riempie del suo nome. Il giovane re sconfitto diventa una bandiera. Prima che finisca il secolo, una moneta coniata durante il suo regno viene già chiamata “penny di sant’Edmondo”.
Già santo, già canonizzato dai compatrioti; e più tardi la Chiesa lo proclamerà patrono d’Inghilterra. Il suo corpo avrà definitiva sepoltura a Beadoricesworth, che oggi si chiama Bury St. Edmund (a circa 50 km da Cambridge). Al suo nome si è intitolata una congregazione di sacerdoti inglesi, i “Preti di sant’Edmondo”.
Fonte santiebeati.it – Domenico Agasso
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