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Il Santo di oggi, 21 Marzo 2022: San Nicola Flüe, il patrono della Svizzera. Vita e Preghiera

La Chiesa ricorda oggi, 21 marzo 2022, San Nicola di Flüe (eremita)

Nicolao della Flüe (San Nicola Flüe), nacque, visse e morì nel piccolo paese di Flüeli, dove fu contadino, magistrato, deputato alla Dieta federale, soldato e ufficiale dell’esercito confederato. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, è il patrono della Svizzera.

La vita

San Nicola di Flüe (Niklaus von Flüe) nasce nel 1417 a Fliieli (Svizzera) da una famiglia di contadini di montagna. Benché si sentisse chiamato alla vita eremitica, dovette accettare alcune cariche civili e militari.

Nel 1445 si sposò con Dorothea Wyss; da questo matrimonio nacquero ben cinque maschi e cinque femmine: uno di essi divenne parroco di Sachseln e un nipote, Corrado Scheuber, morì in profumo di santità.

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Dentro di lui era rimasto forte il richiamo ad una vita eremitica. Sollecitato da Mattia di Bolsheim e Aimo Amgrund, entrò in contatto con i Gottesfreunde (amici di Dio), un movimento religioso alsaziano. La moglie di Nicola però si oppose costantemente ai suoi piani di solitudine. Ma successivamente acconsentì e Nicola poté lasciare la sua casa per seguire la vocazione.

Nel giugno 1467, quando aveva 50 anni, partì per l’Alsazia. Ma il Signore lo voleva in una località molto più prossima alle regioni abitate fino ad allora.

Si ritirò presso Klisterli-Alp nel Melchtal. La sua santa vita e il suo rigoroso digiuno (esistono inequivocabili testimonianze storiche che egli per un periodo di 19 anni e mezzo si alimentò unicamente dell’Eucarestia) gli procurarono ben presto la curiosità dei vicini.

Egli decise allora di recarsi nel Ranft, un burrone solitario presso Flueli. Usciva solo per recarsi alla Messa.

Dagli Svizzeri è chiamato “Padre della Patria” grazie al suo intervento contro la minaccia austriaca nel 1473 e poi grazie al suo intervento diplomatico nel 1481 e 1482 quando ci fu il grave pericolo di guerra civile.

San Nicola Flüe
San Nicola Flüe

La sua preghiera più frequente era:

O mio Signore e mio Dio, allontana da me tutto ciò che mi allontana da te.

O mio Signore e mio Dio, elargiscimi tutto ciò che mi porta più vicino a te.

O mio Signore e mio Dio, liberami da me stesso e concedimi di possedere soltanto te“.

I suoi vicini, edificati dalla sua testimonianza di preghiera e di penitenza lo spiarono per un mese intero. Costruirono per lui un eremitaggio e una cappella, consacrata nel 1469.

La morte e il culto

San Nicola di Flue muore il giorno del suo 70° compleanno, il 21 marzo 1487. 

Viene canonizzato da Pio XII nel 1947. La sua data di culto per la Chiesa Cattolica è il 21 marzo, mentre in Svizzera viene ricordato il 25 settembre. (Fonte assisiofm.it)

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