Oggi 21 Ottobre 2019 San Pietro Yu Tae-ch’ol, adolescente martire
A Seul in Corea, san Pietro Yu Tae-ch’ol, martire, che, a tredici anni, esortò nel carcere i compagni di prigionia a sopportare i supplizi e, dopo essere stato crudelmente fustigato, portò a termine il suo martirio per strangolamento.
La vita
Pietro nasce nel 1826 ad Ipjeong, nei pressi di Seoul, odierna capitale della Corea del Sud. All’età di soli tredici anni, forse neppure compiuti visto che non conosciamo il giorno esatto della nascita, fu imprigionato a Seoul dai nemici della fede cristiana. Durante il periodo trascorso in carcere non mancò mai di esortare i compagni di prigionia a sopportare i numerosi supplizi cui erano sottoposti. In carcere ha patito numerose sofferenze. Il 21 ottobre 1839 avviene il suo martirio, infatti è stato strangolato.
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Pietro Yu Tae-ch’ol è beatificato il 5 luglio 1925 sotto il pontificato di Pio XI. Successivamente è stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984 con altri 102 martiri, indigeni e missionari europei, che avevano irrorato con il loro sangue la terra coreana. Il gruppo, noto con il nome “Santi Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni”, è festeggiato comunemente dal calendario liturgico latino al 20 settembre. Il piccolo martire Pietro Yu Tae-ch’ol è inoltre commemorato singolarmente nel Martirologio Romano al 21 ottobre, anniversario del martirio.
L’estrema testimonianza di questo ragazzo può costituire un eloquente modello in questa società impregnata di relativismo in cui il cristianesimo è ormai per tanti giovani una voce scomoda fra tante, Cristo un qualcuno per cui non merita dare la vita.
Redazione Papaboys
Fonte santiebeati.it/Fabio Arduino