Patronato: Ragazze, Scolare
Etimologia: Orsola = piccola orsa, forte
Emblema: Donna sotto un mantello, Palma
Numerose sono le leggende che avvolgono la figura di Sant’Orsola. Alcuni potrebbero considerarsi racconti esuberanti. La collocazione nella storia della santa può oscillare dai tempi di Diocleziano, il dalmata imperatore romano che perseguitò i cristiani nel 303-304, a quelli di Attila (395-453), il re degli Unni e “flagello di Dio” che pure non scherzò affatto coi cristiani. D’altra parte la leggenda medioevale intorno ai santi non va considerata riduttivamente come propaganda dei preti o come esigenza localistica di prestigio.
Secondo la tradizione Orsola o Ursula, figlia di un re di Britannia, era bellissima, segretamente consacrata a Dio. Un re pagano, di nome Aetherius, si fece ben presto avanti per ottenerla in sposa. Il matrimonio avrebbe scongiurato una guerra, quindi diventava politico. Perciò il padre è quasi obbligato a dare il proprio consenso. Ma la giovane pone alcune condizioni: una dilazione di tre anni, la promessa del pretendente che si sarebbe convertito e la programmazione di un pellegrinaggio insieme a Roma. Scaduti i tre anni, Orsola e undici nobili fanciulle (che diventeranno successivamente undicimila per un errore di trascrizione dell’iscrizione di cui sopra) salparono dai propri lidi e per mare e poi per fiume raggiunsero Colonia.
Dopo avere là brevemente soggiornato, le undici giovani, incoraggiate da un angelo, proseguirono, sempre navigando sul Reno, fino a Basilea. Dalla Svizzera raggiunsero a piedi, oranti pellegrine, Roma, dove Orsola fu ricevuta dal Papa. Davanti al Santo Padre comparve anche il promesso sposo che, nel frattempo, si era convertito al cristianesimo.
Nello stesso anno e seguendo il medesimo tragitto, le vergini ritornarono a Colonia. La città era stata conquistata da Attila: qui le undicimila vergini, esortate da Orsola alla fermezza, furono subito trucidate dalla furia dei barbari in un solo giorno, mentre il famigerato re unno, invaghito dalla sua bellezza, risparmiò Orsola, che chiese anch’egli in sposa, promettendole salva la vita. Al suo rifiuto decide di farla uccidere a colpi di freccia. Secondo la tradizione insieme a lei è stato ucciso anche papa Ciriaco, che l’aveva seguita nel suo viaggio.
Molto venerata a Colonia, infatti la ricorda come propria patrona insieme a San Cuniberto, vescovo nel VII secolo. A Mantova, è stata fatta costruire in suo onore una chiesa, su un progetto del 1608 dell’architetto di corte Antonio Maria Viani. La chiesa di recente è stata restaurata. Non marginale il fatto che le Orsoline, fondate nel 1535 da Sant’Angela Merici, abbiano operato per più di un secolo proprio nella città Lombarda, educando tanta gioventù femminile.
Innumerevoli sono, come in parte già accennato, i patronati di Sant’Orsola; tra loro riveste particolare significato quello sul matrimonio felice. Considerata la condiscendenza del promesso sposo, la santa può venire invocata infatti dai nubendi per avere un buon matrimonio.
SANT’ORSOLA E COMPAGNE PREGATE PER NOI!
Fonte santiebeati.it – Mario Benatti
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