Oggi 22 Ottobre 2019 la Chiesa ricorda San Donato da Fiesole, Vescovo
Etimologia: Donato = dato in dono, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Nasce in Irlanda negli ultimi anni del sec. VIII da nobili genitori cristiani. Fin da fanciullo fu educato nella fede cattolica e avviato agli studi nei quali fece tali progressi da superare tutti i suoi coetanei. Desideroso di maggiore perfezione, nell’816 abbandonò la famiglia e la patria e si mise a peregrinare per varie regioni giungendo fino a Roma.
Nel ritornare in patria arrivò a Fiesole proprio mentre il clero ed il popolo trattavano dell’elezione del nuovo vescovo. Mossi da`divina ispirazione i fiesolani scelsero proprio lo sconosciuto pellegrino, che dapprima riluttante dovette poi piegarsi ai loro desideri.
Secondo la leggenda, quando Donato entrò nella basilica le campane cominciarono a suonare e le candele si accesero all’improvviso; tutti allora riconobbero in questo l’indicazione divina che designava Donato come futuro vescovo ed egli fu immediatamente eletto all’unanimità: era circa l’anno 829.
Indipendentemente dalla storicità di questi fatti, certamente Donato è stato vescovo di Fiesole per molti anni, forse quasi cinquanta. Lo troviamo a Roma nell’850 per la cerimonia di incoronazione, per mano del papa, di Ludovico II e poi seduto in giudizio insieme al papa e al re per una questione pendente tra i vescovi di Arezzo e di Siena. Tornò a Roma nell’861 per partecipare a un concilio , mentre qualche anno dopo si recò a Capua per ricevere la conferma dei beni e dei diritti della propria diocesi da Lotario II.
Risulta evidente che è stato un vassallo fidato. Gli fu concesso il diritto di tenere una propria corte e di imporre tasse; inoltre una volta guidò un esercito di suoi sottoposti in battaglia contro i saraceni nell’Italia meridionale, in aiuto del re.
Fu un uomo di grande cultura. Ha scritto numerose poesie e stando all’epitaffio da lui stesso scritto, è stato un insegnante appassionato di grammatica e prosa. Le sue opere comprendono una Vita di Santa Brigida d’Irlanda, per la quale pare ha nutrito una particolare devozione. Quando per esempio fonda a Piacenza un alloggio per pellegrini irlandesi, lo intitola alla santa irlandese.
Muore intorno all’876 a Fiesole. È stato sepolto nella cattedrale di allora, che sorgeva fuori la città. Le sue reliquie sono state traslate nell’attuale cattedrale nel 1817. Esiste un culto locale a Fiesole e nelle vicinanze, ma anche in Irlanda si celebra la sua festa.
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