Presso Montefiascone nel Lazio, santa Lucia Filippini, fondatrice dell’Istituto delle Maestre Pie per la promozione dell’istruzione cristiana delle ragazze e delle donne, specialmente quelle povere.
Etimologia: Lucia = luminosa, splendente, dal latino
Emblema: Giglio
La vita
Nacque il 13 gennaio 1672 a Tarquinia. I suoi genitori erano di onesta e onorata famiglia; ma la sua vita fu presto segnata dal dolore. I baci e le carezze materne, che si prodigano sempre generosamente attorno a una culla, vennero presto a cessare, poichè, quando Lucia non contava che undici mesi e pochi giorni, veniva strappata alla terra la madre sua nella fresca età di 27 anni.
Pochi anni dopo anche il padre moriva. La nostra Santa da queste perdite così dolorose, prese motivo per staccarsi sempre più dalla terra, stringersi più fortemente a Dio e darsi all’acquisto delle più belle virtù. Modesta ugualmente nell’interno che all’esterno, scansava le amicizie delle compagne cattive che avvelenano coi loro vizi le anime innocenti e si guardava dalla vanità.
La bontà, il candore del suo cuore, il pungolo stesso della sventura, la spingevano a cercare la paee e la gioia solo con Dio. Tutto le parlava di Dio: il cielo, il mare, le campagne stesse di Tarquinia.
Ancora in giovane età fece gran tesoro dell’apostolato catechistico: ed è a questa missione, in un quadro più grande che la Divina Provvidenza l’ha chiamata.
A 16 anni ebbe il felicissimo incontro con il cardinale Barbarigo e, avuti da lui lumi e consigli, decise di entrare nel monastero di Santa Chiara in Montefiascone. Questa fu la palestra dove si formò.
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Fondò l’Istituto delle Maestre Pie Filippini
Illuminare le intelligenze e sollevare i cuori, era il suo nobile ideale. Prima nella cerchia ristretta del chiostro poi, con l’aiuto del cardinale Barbarigo, dietro le norme della Beata Rosa Venerini e con la cooperazione di una piissima signora, realizzò il suo piano apostolico, dando origine al benefico e non mai abbastanza lodato ministero educativo delle suore che, dalla loro madre, si denominarono “Maestre Pie Filippini”. Presto venne a mancare Rosa Venerini, e Lucia sola continuò l’opera.
Aprì parecchie scuole a Montefiascone, estese gli istituti a Roma e in altri centri d’Italia, e ne costituì parecchi anche all’estero, particolarmente nell’America del Nord, dove tuttora lavorano con grande frutto.
La morte e il culto
Consunta dalle fatiche, ricca di meriti, spirò dolcemente il 25 marzo del 1732. Il Sommo Pontefice Pio XI nel 1926 l’annoverò tra i Beati e, il 22 giugno 1930, l’iscrisse nel catalogo delle Sante Vergini.
Autore: Antonio Galuzzi