Testimonium

Il Santo di oggi 25 Ottobre 2019 Santi Crispino e Crispiniano, Martiri

Oggi, venerdì 25 Ottobre 2019 la Chiesa ricorda le figure dei Santi Crispino e Crispiniano, Martiri

.

Patronato: Calzolai, Lavoratori del cuoio

Etimologia: Crispino = dai capelli ricci, dal latino

Emblema: Palma, Scarpe

A Soissons nella Gallia belgica, ora in Francia, santi Crispino e Crispiniano, martiri.

La vita

Nel Medio Evo i due martiri godettero di una grande fama in tutta l’Europa settentrionale. Stando a quello che narra Shakespeare, re Enrico V prima della vittoriosa battaglia di Azincourt (25 ott. 1415) invocò proprio il nome di San Crispino, di cui ricorreva la memoria. Noi però sappiamo ben poco di loro

, dal momento che la loro passio, piuttosto tarda, è completamente inattendibile.

Persino il luogo del loro martirio non è conosciuto con certezza, ma è comunque molto probabile che siano morti a Roma durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano (284305). Non c’è però motivo di dubitare della loro esistenza o del loro martirio, attestati dal Martirologio Geronimiano.

Secondo la leggenda, essi erano fratelli romani, nobili di nascita, che si recarono in Gallia come missionari. Stabilitisi a Soissons, lavoravano come calzolai per non dover dipendere dalle elemosine delle persone convertite e, riscuotendo un grande successo, conquistarono molti attraverso l’esempio di vita e l’insegnamento.


Il martirio

Dopo aver vissuto e lavorato per un certo numero di anni in questo modo, sotto il regno dell’imperatore Massimiano (285305) furono consegnati alle autorità per la loro fede cristiana, torturati e, infine, messi a morte.

In seguito, sulla loro tomba a Soissons fu edificata una chiesa, che S. Gregorio di Tours (17 nov.) menziona molte volte nei propri scritti, e fu S. Eligio (1 dic.), morto nel 660, a decorare il loro reliquiario. I due santi sono patroni dei calzolai e, per estensione, di tutti i lavoratori del cuoio.

Il Martirologio Romano afferma che le loro reliquie furono traslate nella chiesa di San Lorenzo a Roma.  Potrebbe essere avvenuto anche esattamente il contrario. Cioè che essi siano stati martirizzati a Roma e che le loro reliquie siano state trasferite in seguito a Soissons. Dove qui nacque un culto locale e, per associare i martiri al territorio, si sviluppò la leggenda sopra riportata.

Redazione Papaboys

LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda San Gaudenzio. Ecco la vita.

Fonte santodelgiorno.it

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