Oggi la Chiesa ricorda la figura di San Tito (Vescovo)
Oggi è la memoria dei santi Timoteo e Tito, vescovi, che, discepoli di san Paolo Apostolo e suoi collaboratori nel ministero, furono l’uno a capo della Chiesa di Efeso, l’altro di quella di Creta; ad essi sono indirizzate le Lettere dalle sapienti raccomandazioni per l’istruzione dei pastori e dei fedeli.
Etimologia: Tito = (forse) il difensore, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
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La vita
Di San Tito non conosciamo la sua nascita né l’infanzia. Sappiamo che fu uno dei più stretti collaboratori di Paolo di Tarso, che gli indirizzò una delle sue lettere pastorali. Secondo la tradizione fu vescovo di Creta.
Tito è greco, un pagano convertito (forse da Paolo stesso). “Mio compagno e collaboratore“, come scrive l’Apostolo nella seconda lettera ai Corinzi. Compagno di momenti importanti: come la famosa riunione nota come concilio di Gerusalemme, con lo scontro tra nostalgici delle consuetudini rituali ebraiche e le necessità nuove e diverse dell’evangelizzazione nel mondo pagano.
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Tito, poi, è anche mediatore persuasivo, ed entusiasma Paolo risolvendo una grave crisi tra lui e i Corinzi. E lo vediamo efficiente manager, quando dirige e porta a termine la prima grande iniziativa di solidarietà fra le Chiese: la famosa colletta per i poveri di Gerusalemme.
Quando è morto Tito? Non lo sappiamo. Forse nel 69 d.C..
È venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.
Redazione Papaboys
Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso