San Leonardo da Porto Maurizio, al secolo Paolo Girolamo Casanova, è stato l’ideatore e propagatore della pratica della Via Crucis.
Paolo Girolamo Casanova nasce a Porto Maurizio (odierna Imperia) il 20 Dicembre 1676.
Nel 1688, dodicenne, lascia la Liguria e si reca a Roma presso lo zio Agostino Casanova per frequentare gli studi superiori di lettere e filosofia presso i gesuiti del Collegio romano.
A 19 anni sente la vocazione e nel 1697 inizia il noviziato presso il convento dei “riformelli” francescani di Ponticelli Sabino; studia teologia nel convento di San Bonaventura al Palatino (Roma) e il 17 agosto 1702, a 26 anni, diventa sacerdote.
Si dedicò alla predicazione e il suo tema preferito fu quello della Via Crucis. Una devozione tipicamente francescana, alla quale egli dette la più grande diffusione.
Leonardo aveva chiesto di andare in missione in Cina. Il Cardinale Colloredo gli aveva risposto: “La tua Cina sarà l’Italia”. E alla fine del Seicento, l’Italia aveva abbastanza miserie e sufficienti disgrazie per essere considerata terra di missione.
Folle immense accorrevano ad ascoltarlo e rimanevano impressionate dalla sua bruciante parola, che richiamava alla penitenza e alla pietà cristiana. “È il più grande missionario del nostro secolo” diceva Sant’Alfonso de’ Liguori. Spesso l’uditorio intero, durante le sue prediche, scoppiava in singhiozzi.
Torna a Porto Maurizio dopo 16 anni di assenza dalla Liguria, essendo gravemente malato e su indicazione dei medici che gli avevano consigliato di tornare nel clima natìo. Vi rimane dal 1704 al 1709, quando la tisi che ha contratto, guarisce miracolosamente per intercessione della Madonna.
Nel 1709 viene inviato dai superiori francescani della provincia romana a Firenze, nel convento di Monte alle Croci, di cui diventa superiore che è il punto di partenza per le sue numerose peregrinazioni. In Toscana combatte con forza il Giansenismo (movimento religioso, filosofico e politico).
Nel lungo itinerario del suo apostolato, attraversa tutte le regioni dell’Italia settentrionale e centrale, acquistando fama e notorietà, tanto da essere richiesto al Papa dai reggenti della Repubblica di Genova nel 1743.
Predica in lungo e in largo nella Liguria, con prediche memorabili alla presenza di immense folle. Nella sua vita è stato inviato a predicare anche in Corsica che viveva dei momenti delicati della sua storia.
Consumato dalle fatiche missionarie, venne infine richiamato a Roma, dove, con le sue appassionate prediche, alle quali assisteva anche il Papa, preparò il clima spirituale per il Giubileo del 1750.
È il santo a cui si deve il merito di aver ideato la Via Crucis. Piantò la Via Crucis nel Colosseo, dichiarando quel luogo sacro per i Martiri.
Gli storici hanno dimostrato poi che nel Colosseo non furono mai martirizzati cristiani, ma la predicazione – in buona fede – di San Leonardo impedì l’ulteriore rovina del monumento, considerato fino allora come una cava di buona pietra. Fu l’ultima sua fatica.
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Morì l’anno dopo, il 26 Novembre 1751 a Roma; a San Bonaventura al Palatino occorsero i soldati, per tenere indietro la folla che voleva vedere il Santo e portar via le sue reliquie.
“Perdiamo un amico sulla terra – disse il Papa Lambertini – ma guadagniamo un protettore in Cielo”.
Fu lui a proporre la definizione del dogma mariano dell’Immacolata Concezione, mediante una consultazione epistolare con tutti i pastori della Chiesa.
Viene beatificato il 19 marzo 1796 e canonizzato il 29 giugno 1867.
Viene dichiarato Patrono dei missionari nei paesi cattolici il 17 marzo 1923; patrono della città di Imperia a partire dalla metà degli anni novanta.
Pio IX, il Papa che lo canonizzò, fu profondamente devoto; spesso da giovane sacerdote si fermava a pregare nella chiesa di San Bonaventura al Palatino dove all’epoca si trovava il corpo dell’allora beato.
Oggi il corpo del Santo è conservato in una teca in vetro, visibile al pubblico, nella Cattedrale di Imperia Porto Maurizio.
O Dio, che per ridurre a penitenza i cuori ostinati dei peccatori hai reso potente in opere ed in parole il beato Leonardo tuo confessore, concedici, te ne preghiamo, che per i suoi meriti e preghiere possiamo pentirci dei nostri peccati. Amen.
Glorioso San Leonardo oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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