Sant’Ireneo di Lione: ecco la storia del grande vescovo
Sant’Ireneo si può considerare un vero campione della lotta contro le eresie..
La storia
Nasce nel 130 a Smirne (Turchia) da una famiglia cristiana. Riceve la sua formazione religiosa e teologica alla scuola di San Policarpo, vescovo di Smirne (tradizionalmente ritenuto discepolo dell’apostolo Giovanni).
Non conosciamo l’anno esatto in cui Ireneo si trasferì in Gallia (Francia), ma si sa che nel 177 era annoverato nel collegio dei presbiteri di Lione e nello stesso anno la primitiva comunità cristiana lionese, chiamandolo «zelatore del testamento di Cristo», lo mandò in missione a Roma per affrontare con papa Eleuterio il problema dell’eresia montanista. Al suo ritorno a Lione venne eletto vescovo della città perché intanto il novantenne san Potino (†177), fondatore della diocesi, era morto per i maltrattamenti in prigione e con lui erano saliti in cielo altri 47 martiri, uccisi sotto Marco Aurelio.
Ireneo, che subì il martirio probabilmente verso il 202 (sotto Settimio Severo), dovette adoperarsi per ricostruire una comunità devastata dalle persecuzioni e trasmettere la retta fede, che condensò nei cinque libri Contro le eresie e nell’Esposizione della dottrina apostolica, che è stata definita il più antico «catechismo della dottrina cristiana».
Fu certamente un grande pastore, tanto che San Gregorio di Tours scriverà che Ireneo «in breve spazio di tempo, con la sua predicazione, rese cristiana tutta la città di Lione».
Tra il 190 e il 200 si inasprì la controversia circa la data di celebrazione della Pasqua: le Chiese dell’Asia la festeggiavano in data fissa il 14 del mese di Nisan, fosse anche un giorno feriale, mentre a Roma la si celebrava sempre in data mobile, la domenica dopo il plenilunio di primavera.
Il papa Vittore I voleva scomunicare per questo le comunità di tutta l’Asia, ma molti vescovi, tra cui Ireneo a nome delle Chiese della Gallia, scrissero al Papa esortandolo ad avere cura della pace, dell’unione e della carità. La loro iniziativa sortì un effetto positivo: la scomunica non fu comminata e le Chiese dell’Asia man mano si uniformarono all’uso romano.
Le sue opere
Ma più che come martire, egli meriterebbe di figurare tra i Dottori della Chiesa: Ireneo fu il primo teologo cristiano a tentare di elaborare una sintesi globale del cristianesimo, all’interno di un periodo storico marcato da due eventi culturali di grande spessore:
- la presenza dello gnosticismo in ambito cristiano, interpretazione del cristianesimo originaria del primo secolo in possesso di un buon impianto dottrinale;
- il diffondersi nel mondo pagano del neoplatonismo, filosofia di vasto respiro, che presentava molte affinità con il cristianesimo.
Le sue opere maggiori, già prima citate, sono due: i cinque libri dell’Adversus haereses (Contro le eresie), in cui smaschera le false dottrine degli gnostici e la Demonstratio apostolicae praedicationis (l’Esposizione della predicazione apostolica), in cui espone una sintetica e precisa esposizione della dottrina cattolica; che, per questo, si può chiamare anche il più antico “catechismo della dottrina cristiana”.
Ireneo si può considerare un vero campione della lotta contro le eresie.
Si trovò a confutare anzitutto gli errori degli gnostici, che oltre a dire che Cristo aveva due nature (Divina e umana), disprezzavano la fede semplice della Chiesa e insegnavano che la salvezza fosse raggiungibile solo attraverso una conoscenza rivelata a pochi iniziati, perciò elitaria, intellettualistica e sfociante in tante ‘verità’ in contraddizione tra loro. Alla superbia della gnosi, Ireneo rispondeva che la verità è unica, pubblica e accessibile a tutti, trasmessa dai successori degli Apostoli, cioè i vescovi, sotto la guida dello Spirito Santo.
Particolare rilievo egli dà alla dottrina della ricapitolazione in Cristo di tutta la storia dell’umanità, mentre grande valore hanno le sue testimonianze sull’Eucarestia, su Maria e sulla tradizione delle Chiese.
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Preghiera a Sant’Ireneo
Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, che concedesti al santo Vescovo e martire Ireneo, di espugnare per mezzo della vera dottrina le eresie e di consolidare felicemente la pace della Chiesa, accorda al Tuo popolo la costanza nella santa religione e dona la pace ai nostri tempi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre