Alfonsa dell’Immacolata Concezione, al secolo Annakutty Muttathupadathu, è stata una religiosa indiana della congregazione delle francescane clarisse. Beatificata nel 1986, è stata proclamata santa da papa Benedetto XVI nel 2008
Etimologia: Alfonsa = valorosa e nobile, dal gotico
Nacque a Kudamaloor, nella regione di Arpookara e in diocesi di Changanacherry, nello Stato indiano del Kerala, il 19 agosto 1910. Fu battezzata col nome di Anna, secondo il rito siro-malabarese.
Rimasta orfana in tenera età, è educata da una zia materna e dalla nonna. Ben presto si sentì attratta dalla vita religiosa, per cui a 17 anni, nel 1927, entrò come postulante nel monastero delle Suore Francescane Clarisse a Bharananganam. Assume il nome religioso di suor Alfonsa dell’Immacolata Concezione. Da non confondersi con le monache fondate dai santi Francesco e Chiara d’Assisi, erano e sono una congregazione religiosa nata proprio in India, sul finire del 1800, per il servizio ai più abbandonati.
Suor Alfonsa trascorse il noviziato senza tentennamenti, pienamente consapevole della scelta che aveva compiuto. Nel 1931 emise i voti temporanei; seguirono, nel 1936, quelli perpetui. Le fu affidato il compito di insegnare, ma dovette lasciarlo per malattia. In seguito le vennero dati incarichi adatti al suo cagionevole stato di salute.
Conscia della situazione, si mantenne molto riservata e caritatevole verso tutti, cercando di non pesare alla comunità. Soffrì in silenzio sia le ostilità che non mancarono, sia le malattie, che nel 1945 esplosero in modo violento e inarrestabile, portandola a morte a soli 36 anni, il 28 luglio 1946.
Nella sua sofferenza diceva: «Io sento che il Signore mi ha destinata ad essere un’oblazione, un sacrificio di sofferenza… Il giorno in cui non ho sofferto è un giorno perduto per me». La sua fama di santità si propagò in modo impressionante dopo la sua morte.
I pellegrini che ogni anno si recavano e tuttora si recano sulla sua tomba per pregare e impetrare grazie, non solo fedeli cattolici ma anche musulmani e induisti, erano attratti dalla purezza della sua giovane vita e dal potere taumaturgico che le veniva attribuito.
Il vescovo di Palai nel 1955 iniziò il regolare processo diocesano per la sua beatificazione. Il 9 novembre 1984 venne dichiarata venerabile e infine l’8 febbraio 1986 il Papa san Giovanni Paolo II l’ha beatificata a Kottayam in India, insieme a padre Ciriaco Elia Chavara. In seguito all’approvazione di un ulteriore miracolo per sua intercessione, papa Benedetto XVI l’ha canonizzata il 12 ottobre 2008, in piazza San Pietro. Fonte santiebeati.it
Autore: Antonio Borrelli
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