A Parigi in Francia, san Germano, vescovo, che fu dapprima abate di San Sinforiano di Autun e, eletto poi alla sede di Parigi, mantenne uno stile di vita monastico, dedicandosi a una fruttuosa opera di cura delle anime.
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Etimologia: Germano = fratello/sorella, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
La vita di San Germano ci è nota soprattutto attraverso la biografia scritta dal suo amico Fortunato di Poitiers; anche se sembrerebbe, a tratti, forse romanzata.
Germano nasce ad Autun verso la fine del V secolo; la sua doveva essere una famiglia benestante. Sarebbe stato vittima di due tentativi di assassinio, a cui sfuggì miracolosamente; il primo per una minaccia di aborto mentre la madre lo attendeva ed il secondo poco dopo per avvelenamento.
Sappiamo che per quindici anni abitò presso un parente, Scopillone, in una località di incerta identificazione: Laizy (Saoneet-Loire), o Lucey (Cote-d’Or). Poi, senza dubbio, condusse una vita eremitica.
Viene richiamato da Agrippino, vescovo di Autun, è viene ordinato diacono e poi, tre anni dopo, sacerdote.
Il successore di Agrippino, Nettario, gli affida la direzione del monastero di San Sinforiano ad Autun, che egli risolleverà dalla decadenza, non senza difficoltà.
Nel 555 per volere di re Childeberto divenne vescovo di Parigi.
D’ora in avanti egli dedicherà parte del suo zelo al compito di moderatore presso il principe ed i suoi successori Clotario e Cariberto. Moderatore, tuttavia, più o meno ascoltato, soprattutto in occasione delle crudeli lotte che segnarono la successione di Clotario.
Nel 561, a Poitiers, vide anche benedire la prima badessa di Santa Croce, stabilendo nella stessa epoca legami di amicizia con il poeta Fortunato, suo futuro biografo.
Nel 558 o 559 consacrò una chiesa dedicata a San Vincenzo di Saragozza con annesso monastero.
Infine Germano partecipò ad alcuni grandi avvenimenti della Chiesa di Francia: il concilio di Tours del 567, i concili di Parigi, tra cui quello del 573, e la consacrazione del vescovo Felice di Bourges nel 570.
Germano muore a Parigi il 28 maggio 576, a circa ottant’anni. Venne sepolto nella cappella di San Sinforiano, attigua alla chiesa abbaziale, in una tomba decorata
Due secoli dopo, nel 756, Pipino il Breve fa solennemente traslare il suo corpo sotto l’altare maggiore della chiesa di San Vincenzo che da quel momento diventa Saint-Germain des-Prés, appena al di fuori della cinta muraria parigina. Avvennero in quel momento, inoltre numerosi miracoli.
San Germano è ricordato soprattutto per il suo amore per i poveri; gli si attribuiscono miracoli in favore di poveri, detenuti, vittime di incendi e malati.
(Fonte santiebeati.it- Autore: Gérard Mathon)
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