Testimonium

Il Santo di oggi 28 Marzo 2020 San Cono, Monaco

Oggi la Chiesa ricorda San Cono, Monaco

San Cono (foto dal web amaroteggiano.it)
A Naso in Sicilia, san Cono, monaco secondo la disciplina dei Padri orientali, che, di ritorno da un pellegrinaggio ai luoghi santi, avendo trovato defunti i suoi genitori, distribuì tutto il suo patrimonio ai poveri e abbracciò la vita eremitica.

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Patronato: San Cono (CT), Contro i mali di orecchio e naso

La vita

San Cono nasce durante il regno di Ruggero II di Sicilia, probabilmente il 3 Giugno 1139. I suoi genitori erano Anselmo Navacita e Claudia o Apollonia Santapau, appartenenti a famiglie agiate di Naso (Messina). Venne battezzato con il nome di Conone. All’età di 15 anni

, ascoltando la Messa, rimase colpito da diverse espressioni del Vangelo che fecero, probabilmente, dentro lui, sentire la chiamata del Signore. Seppur combattuto tra la volontà di seguire Cristo e quella di non abbandonare i suoi genitori, Conone decise infine di presentarsi al Monastero di San Basilio, vicino a Naso, dove venne accolto. Qui diede prova della sua virtù, del suo amore per la preghiera e per la penitenza, della sua disponibilità anche nello svolgere i servizi più umili. Successivamente venne mandato al convento di Fragalà, presso il comune di Frazzanò, dove conobbe San Silvestro da Troina e San Lorenzo da Frazzanò. Tanta fu la dedizione di Conone che i superiori gli proposero (e poi gli imposero) di accedere al Sacerdozio. Dal momento che amava la vita contemplativa, riuscì ad ottenere dai superiori di vivere nella Grotta di Rocca d’Almo
,  dove si nutriva di erbe selvatiche, dormiva sul terreno e, giorno e notte, poteva dedicarsi alla preghiera ed alla penitenza.

Diventa abate

Nel frattempo l’abate del Convento di San Basilio dovette allontanarsi, e invitò il Padre Conone a tornare per sostituirlo; Conone, suo malgrado, ritornò in convento. Ma poiché il Padre Superiore non poteva più tornare, i confratelli all’unanimità elessero Conone come Abate, nonostante fosse ancora giovane. Più avanti, nacque in lui il desiderio di visitare i Luoghi Santi e, ottenuti i permessi, intraprese un lungo viaggio alla volta di Gerusalemme. Al suo ritorno venne a sapere della morte dei suoi genitori, ed essendo rimasto l’unico erede del loro patrimonio, lo vendette donando l’intero ricavato ai poveri. Dopo una breve permanenza nel Monastero, poté quindi ritirarsi definitivamente nella grotta detta di San Michele e riprendere la sua vita da eremita.

San Cono

La morte

La tradizione attribuisce a Cono molti miracoli. Secondo la leggenda, improvvisamente a Naso si sentirono suonare le campane, senza essere toccate da nessuno. I nasitani accorsero nella grotta di Conone per chiedere spiegazioni, ma lo trovarono, già morto, in estasi e sollevato da terra. Era il 28 Marzo 1236.

Il santo viene festeggiato, oltre che al 28 Marzo, viene ricordato il 3 Giugno e il 1 Settembre (festa molto caratteristica), per motivi che gli studiosi non hanno ancora ben chiarito.

Urbano VIII confermò il suo culto.

Il santo viene invocato contro i mali degli orecchi e del naso. 

Redazione Papaboys

Fonte it.wikipedia.org

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