Beata Villana de Bottis o delle Botti, è stata una madre di famiglia e religiosa italiana…
Villana Delle Botti, nasce a a Firenze nel 1332 da una famiglia di un noto e ricco mercante. Visse al secolo di Santa Caterina da Siena, sentendo fin da giovane l’attrazione per la vita religiosa ma suo padre la costrinse a sposarsi nel 1351 con Rosso Benintendi.
La timida fanciulla non seppe opporre la forte volontà di Caterina da Siena e si trovò così trascinata nel turbinio delle feste mondane, che ben presto sedussero e allacciarono l’inesperto suo cuore.
Ma Dio, forse geloso di quella anima, che aveva scelta per sé dall’infanzia, intervenne in modo insolito.
Una sera, Villana, davanti a uno specchio sontuoso, splendida nella sua acconciatura, cercò invano di contemplare la sua figura. Un orribile mostro le stava davanti. Non era un’illusione, tutti gli specchi gli mostrarono il medesimo spettacolo. Allora capì, corse al convento Domenicano di Santa Maria Novella e, ai piedi di un confessore, rinnovò il suo cuore in un profluvio di lacrime.
Decide di diventare Terziaria (laica) dell’Ordine della Penitenza di San Domenico. Pur restando fedele ai suoi doveri coniugali passava tutto il tempo libero in preghiera e in letture spirituali, studiando in particolare le lettere di San Paolo e le vite dei santi.
Una viva fiamma di carità la consumava letteralmente e fu favorita da sublimi favori; sopportò con animo lieto penosissime prove, desiderandone ancora di più per conformarsi a Gesù Crocifisso.
Amò e soccorse i poveri come solo sa fare una tenerissima madre.
Sul letto dell’agonia, il 29 gennaio 1361, volle indossare il bianco Abito Domenicano e mentre le si leggeva la Passione, giunti alle parole: “Et inclinato capite emisit spiritum” dolcemente spirò.
È sepolta nella Basilica di Santa Maria Novella, in una tomba marmorea opera di Bernardo Rossellino. Papa Leone XII l’ha beatificata il 27 marzo 1824.
O Dio, che hai richiamato la beata Villana
dalle vanità del mondo a una vita di contemplazione,
concedi che il riconoscimento delle nostre colpe
ci meriti il tuo perdono.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
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