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La vita di questa regina gallese, vissuta tra il V e il VI secolo, ci è nota attraverso quella di due racconti medievali: la vita da san Cadoc (suo figlio) e quella di san Gwynllyw (suo marito). Entrambe riportano dettagli leggendari di questa santa, benché tali particolari siano discrepanti.
Gladys era la maggiore delle ventiquattro figlie di San Brychan di Brecknock; si dice che fosse di una bellezza straordinaria. Fu data in sposa (secondo la Vita Gunlei) al sovrano del Galles meridionale di nome Gwynllyw.
Secondo la Vita Cadoci invece, Gladys fece invaghire di sé il pagano Gwynllyw, violento sovrano del Galles meridionale, che chiese di sposarla. Il padre, non voleva concedere la propria figlia a un pagano, e pertanto disse a Gwynllyw che avrebbe acconsentito al matrimonio solamente dopo che il pretendente si fosse fatto battezzare, convertendosi alla religione cristiana.
Gwynllyw, che non voleva rinnegare la propria religione pagana, chiamò a raccolta i suoi soldati e rapì la giovane. Gladys non si oppose al suo rapitore e si sacrificò cristianamente, accettando la sua violenza come un martirio. Nacque un figlio che venne chiamato Cadoc. Successivamente ebbero poi altri figli (che furono pure proclamati santi): Cynidr, Bugi, Cyfyw, Maches, Glywys II e Egwine.
Gladys riuscì a convertire Gwynllyw al Cristianesimo che abbandonò i suoi idoli pagani e acconsentì a farsi battezzare, sposando cristianamente la regina.
Gwynllyw rimase comunque un guerriero, e talvolta aveva un comportamento violento; Gladys non approvava l’atteggiamento del marito e illuminata dallo Spirito Santo, la donna convinse Gwynllyw ad abbandonare per sempre le armi e a ritirarsi con lei in preghiera per espiare i suoi peccati e purificare la sua anima.
In una visione, Dio mostrò ai due sposi Stow Hill (Newport), indicando loro la via per raggiungere l’area e stabilirsi come eremiti. A Stow Hill la coppia visse in astinenza di peccato e praticando una vita ascetica. Si cibavano solamente di poche erbe e si bagnavano nelle gelide acque dell’Usk per allontanare le tentazioni del peccato carnale.
Per non cadere in tentazione, Gladys , decise di separarsi e fondò il suo eremo a Pencarn in Bassaleg, presso Newport. Più tardi, su insistenza di Cadoc, se ne andò ancora più lontano, a Capel Wladus in Gelligaer.
Qui trascorse i suoi ultimi giorni e dove morì il 29 marzo.
L’opera di cristianizzazione del Galles venne continuata dal figlio della coppia, Cadoc, che venne in seguito proclamato santo.
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