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Il Santo di oggi – 30 Luglio – Santa Massima, Donatilla e Seconda (Vergini e martiri)

Le tre sante martiri erano ragazze di giovane età, per certo si sa che Massima aveva 14 anni, Seconda 12 anni ma di Donatilla non si sa, ma doveva essere anch’essa giovanissima. Il racconto della loro “passio” scritta nei primi secoli, inizia con le due fanciulle Massima e Donatilla che erano due vergini abitanti nei pressi di Tiburbo in Africa in un dominio imperiale.

annuncia

Nel 303 il proconsole Anulino promulgò gli editti imperiali di Diocleziano, che prescrivevano a tutti gli abitanti di compiere un atto di culto agli dei, pena severissime punizioni per chi si astenesse. L’intera popolazione del dominio obbedì, solo le due ragazze rifiutarono perché cristiane, denunciate da una donna del luogo, furono arrestate e trasferite a Tuburbo per essere giudicate da Anulino.
Al passaggio delle due vergini, si associò un’altra ragazza, Seconda anch’essa cristiana e votata alla verginità. Dopo aver subito vari interrogatori con lo scopo di farle apostatare, Anulino visto i loro rifiuti le condannò alla decapitazione; alcuni studiosi pensano che la terza ragazza sia stata martirizzata insieme alle prime due, ma che fosse una vergine di Tuburbo arrestata isolatamente, perché nell’interrogatorio non viene citata, come se non fosse presente.




Il ‘Martirologio Romano’ come il ‘Calendario Cartaginese’ pone la celebrazione delle tre martiri africane al 30 luglio.

Il nome Donatella è una diretta derivazione del nome latino Donatilla che è il nome di una martire in Africa; una lapide scoperta nel 1889 in Africa porta scritto: “Sanctae tres Maxima Donatilla et Secunda bona puella”.






Autore: Antonio Borrelli

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