La Chiesa ricorda San Guido di Pomposa, abate
La chiesa, oggi 31 Marzo, ricorda san Guido, abate italiano del monastero benedettino di Pomposa (situata nel ferrarese).
La vita
Guido di Pomposa, noto anche come Guido degli Strambiati, nasce a Ravenna nel 970.
Da giovane si dedicò agli studi, senza avere alcuna intenzione di entrare nella Chiesa. La sua vita ebbe una svolta quando decise di donare i suoi abiti ai poveri e di ricoprirsi di un saio.
Successivamente fece un pellegrinaggio a Roma e lì, dopo aver ricevuto la tonsura (taglio simbolico dei capelli) entrò nel clero locale. Andò in Terra Santa e al suo ritorno a Ravenna si ritirò a vita eremitica sotto la guida dell’eremita Martino, abate di Pomposa.
Diventa abate
Nel 1001 Guido divenne abate – o priore – del monastero di San Severo a Classe (Ravenna); quando l’abate Martino morì, probabilmente nel 1008, Guido gli successe come abate nell’abbazia di Pomposa. Sotto la sua guida, il monastero fiorì e divenne uno dei più importanti del nord Italia, conoscendo un periodo di grande sviluppo, sia nella costruzione di nuovi edifici, che per l’influenza culturale e spirituale. Il numero dei monaci raddoppiò in fretta.
Collaborò con l’arcivescovo Gebeardo da Eichstätt nella riforma ecclesiastica, favorì le nuove teorie sul campo musicale liturgico, ebbe fra i suoi monaci anche Guido d’Arezzo, inventore del pentagramma.
La morte
Nel 1046 l’Imperatore di Germania Enrico III, lo invitò a partecipare al sinodo convocato a Pavia. L’abate partì (dicendo addio alla comunità e profetizzando il fatto che non lo avrebbero più visto); nel viaggio fu colto da una febbre violenta e dovette fermarsi a Borgo San Donnino (l’attuale Fidenza) dove morì il 31 marzo 1046.
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Preghiera
O Signore fa che per l’intercessione di San Guido d Pomposa e dei tuoi santi, l’umanità ritorni alla pratica della fede cristiana per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio a lode e gloria del tuo nome ed il trionfo della Chiesa. Amen.