Santa Barbara è una martire cristiana. Il luogo e l’epoca in cui è vissuta, a causa delle numerose leggende sorte intorno al suo nome, non sono chiaramente identificabili. Si tratta comunque di una santa molto popolare grazie ai suoi patronati (vigili del fuoco, marina militare, artificieri, artiglieri, genieri, minatori, architetti, ecc.)
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Santa Barbara è stata una martire cristiana. Il luogo e l’epoca (probabilmente III – IV secolo) in cui è vissuta, a causa delle numerose leggende sorte intorno al suo nome, non sono chiaramente identificabili.
Il suo culto è attestato presso le comunità cristiane d’Oriente (Egitto, Costantinopoli) e Occidente (Roma, Francia) sin dal VI-VII secolo. Conobbe una grande popolarità nel Medioevo grazie alla Legenda Aurea.
Rimossa dal calendario romano generale nel 1969 a causa dei dubbi sulla sua storicità, rimane una santa molto popolare grazie al numero dei suoi patronati.
Seconda una leggenda, il padre di Barbara, Dioscuro, fece costruire una torre per rinchiudervi la bellissima figlia per proteggerla dal mondo esterno e dai molti pretendenti che la volevano in sposa. Lei, però, non aveva intenzione di sposarsi, ma voleva consacrarsi a Dio.
Prima di entrare nella torre, non essendo ancora battezzata e volendo ricevere il sacramento della rigenerazione, si recò in una piscina d’acqua vicino alla torre e vi si immerse tre volte dicendo:
“Battezzasi Barbara nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Per ordine del padre, la torre avrebbe dovuto avere due finestre, ma Barbara ne volle tre in onore della Santissima Trinità.
Il padre, pagano, venuto a conoscenza della professione cristiana della figlia, decise di ucciderla, ma ella, passando miracolosamente fra le pareti della torre, riuscì a fuggire.
Nuovamente catturata, il padre la condusse davanti al magistrato, affinché fosse tormentata e uccisa crudelmente. Il prefetto Marciano cercò di convincere Barbara a recedere dal suo proposito. Poi, visti inutili i tentativi, ordinò di tormentarla avvolgendole tutto il corpo in panni rozzi e ruvidi, tanto da farla sanguinare in ogni parte. Durante la notte, Barbara ebbe una visione e fu completamente risanata.
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Il giorno seguente il prefetto la sottomise a nuove e più crudeli torture. Sulle sue carni nuovamente dilaniate fece porre piastre di ferro rovente.
Una certa Giuliana, presente al supplizio, avendo manifestato sentimenti cristiani, venne associata al martirio. Le fiamme, accese ai loro fianchi per tormentarle, si spensero quasi subito. Barbara è portata nuda per la città, ma ritorna miracolosamente vestita e sana, nonostante l’ordine di flagellazione.
Finalmente, il prefetto la condannò al taglio della testa. Fu il padre stesso ad ucciderla, ma subito dopo, un fuoco discese dal cielo e bruciò completamente il crudele padre.
L’imperatore Giustino, nel VI secolo, trasferisce le reliquie della martire dall’Egitto a Costantinopoli. Qualche secolo più tardi i veneziani le trasferirono nella loro città. Poi, le reliquie, furono portate nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Torcello (1009).
Il culto della martire è molto diffuso in Italia. Probabilmente è stato importato durante il periodo dell’occupazione bizantina nel VI secolo. Si sviluppò poi durante le Crociate. Se ne trovano, maggiormente, tracce in Toscana, in Umbria e nella Sabina.
A Roma, poi, secondo la testimonianza di Giovanni Diacono, San Gregorio Magno, quando ancora era monaco, amava recarsi a pregare nell’oratorio di Santa Barbara.
Barbara è particolarmente invocata contro la morte improvvisa. In seguito la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel loro lavoro al pericolo di morte istantanea. Sono: gli artificieri, gli artiglieri, i carpentieri, i minatori.
Oggi è venerata anche come protettrice dei vigili del fuoco.
È patrona anche degli architetti, minatori e moribondi.
Viene invocata contro i fulmini, il fuoco, le esplosioni, la morte improvvisa e i colpi d’artiglieria.
Nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato “Santa Barbara”.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Gian Domenico Gordini)
O gloriosa Vergine Santa Barbara, che malgrado la sofferenza e la prigiona, procurati dal tuo stesso padre, ti fascesti battezzare, fa’ che sappiamo essere sempre fedeli al Vangelo di Cristo.
O gloriosa Vergine Santa Barbara, che rinunciando agli agi che la vita ti offriva, scegliesti lo stato verginale, alimentandolo con una preghiera costante, aiuta i nostri giovani a non lasciarsi sedurre dalle insidie dell’immoralità.
O grande martire, Santa Barbara, tu che sapesti affrontare l’ira di tuo padre e resistere alle seduzioni dei tuoi giudici, aiutaci a saper professare la nostra fede nei momenti difficili della vita, per godere con te il Paradiso.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre
SANTA BARBARA PREGA PER TUTTI NOI E PROTEGGI I VIGILI DEL FUOCO!
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