LEGGI: Oggi la Chiesa ricorda Santa Giovanna di Valois (Ecco chi era)
Nasce l’8 Gennaio 1556 a Leonessa (Rieti). Al battesimo gli danno un nome insolito, Eufranio. La sua famiglia era nobile e importante, ma sfortunata: i genitori, Giovanni Desideri e Francesca Paolini, muoiono in breve tempo quando lui è ancora piccolo. Studia sotto la guida dello zio paterno, Battista, a Viterbo.
Si ammala e ritorna a Leonessa. Qui viene in contatto con i frati cappuccini e decide di prendere il saio.
Eufranio entra sedicenne nel convento di Assisi, fa il noviziato e a 17 anni già pronuncia i voti e prende il nome di fra Giuseppe. Prosegue negli studi teologici fino al sacerdozio (1580) e fa le sue prime esperienze di predicatore nelle campagne dell’Italia centrale.
Il suo sogno, però, è la missione. E si realizza per lui a 31 anni, quando il suo Ordine lo manda con altri a Costantinopoli, l’antica capitale dell’Impero romano d’Oriente, che da un secolo è capitale dell’Impero turco (l’ha conquistata nel 1453 il sultano Maometto II sconfiggendo Costantino XI, l’ultimo imperatore, caduto in combattimento con gli ultimi difensori: greci, genovesi e veneziani).
I turchi hanno lasciato, per la chiesa, il patriarca e i vescovi “orientali”, cioè separati dalla Chiesa di Roma in seguito allo scisma nel 1094. I vescovi cattolici sono stati invece colpiti e allontanati. Tra i fedeli, molti vivono in schiavitù, e altri sono isolati e dispersi intorno a chiese in rovina.
I missionari cappuccini hanno un loro programma graduale nella metropoli d’Oriente: assistenza ai cattolici in prigionia, ai malati, collegamento con i gruppi cattolici occidentali che sono a Costantinopoli per lavoro e commercio. E così fa lui, fra Giuseppe. Ma il suo temperamento lo spinge a fare di più, e subito: pensa di annunciare il Vangelo anche ai turchi, di rivolgersi personalmente al sultano Murad III. Anzi, tenta di infilarsi nel suo palazzo. E così lo arrestano come sovversivo, poi lo tengono per tre giorni appeso per una mano e un piede a un’alta trave, sotto la quale è acceso un fuoco.
Infine, espulso, torna in Italia a fare il predicatore itinerante, accompagnato da qualche confratello; e sempre a piedi, nello stile cappuccino (così può vedere il mondo con gli occhi di coloro che a piedi vivono e muoiono).
Si impone ritmi quasi incredibili, che sfiancano i suoi compagni di missione: anche sei-sette prediche in un giorno; e pochissimo riposo, perché è importantissimo anche il colloquio con la persona singola, la famiglia singola. O con chi è condannato a morte e lo vuole accanto a sé nel carcere, per le ultime ore di vita.
Per i malati, si sforza di far sorgere piccoli ospedali e ricoveri; a volte ci lavora anche con le braccia. E combatte l’usura che dissangua le famiglie, facendo nascere Monti di Pietà e Monti frumentari, per il piccolo credito a tasso sopportabile.
Così, per i paesi e le cittadine che attraversa e scuote, questo cappuccino diventa un portavoce, una bandiera.
Muore il 4 febbraio 1612 tra i cappuccini di Amatrice, aveva 56 anni. Fra Giuseppe viene sepolto lì, nella chiesa conventuale. Nasceranno confraternite intitolate al suo nome dopo la sua morte.
Nel 1639 il corpo è poi trasportato a Leonessa, dove tuttora si trova, nel santuario a lui dedicato. Papa Benedetto XIV lo proclama santo nel 1746.
Autore: Domenico Agasso (Famiglia Cristiana)
Fonte www.santiebeati.it
Papa Francesco ha annunciato eventi di straordinaria importanza per il prossimo Giubileo del 2025, un anno santo dedicato alla riflessione…
Maria, Avvocata nostra, prega per noi! Signor mio Gesu' Cristo Crocifisso, Figlio della B. V. Maria, apri le tue orecchie…
Sant’Edmondo: vita e preghiera per una grazia Sant'Edmondo è stato un sovrano e martire inglese; è considerato da molti il…
Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…
Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…
Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…