San Casimiro, figlio del re di Polonia, che, principe, rifulse per lo zelo nella fede, la castità, la penitenza, la generosità verso i poveri e la devozione verso l’Eucaristia e la beata Vergine Maria e ancora giovane, consunto dalla tisi, nella città di Grodno presso Vilnius in Lituania si addormentò nella grazia del Signore.
Casamiro nasce il 5 ottobre del 1458 a Cracovia; era uno dei 13 figli del re di Polonia.
Educato cristianamente e con saldi principi morali, egli sogna infatti di realizzare in sé l’ideale ascetico della povertà e dell’umiltà , pur restando nel mondo e continuando ad essere impegnato in politica. Anzi, servendosi proprio di quest’ultima per realizzare la giustizia, difendere i più deboli e soccorrere i poveri, che a quei tempi erano più numerosi di oggi e vivevano solo di carità.
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Il re suo padre, impegnato in una vasta operazione di espansione del regno e con l’ambizione di abbracciare in un unico regno tutti gli stati tra il Baltico e il Mar Nero, gli affida la reggenza della Polonia e Casimiro non lo delude, dimostrando intelligenza politica e prudenza di governo, anche se la salute, minata dalla tubercolosi, comincia a dargli i primi seri problemi.
Anche quando il padre lo nomina vicecancelliere della Lituania: dignitari e sudditi ammirano in lui tanta delicatezza e semplicità, un’attenta sensibilità verso i più umili, una carità smisurata, tanta preghiera e penitenza. E tutto senza tralasciare gli impegni di governo, anzi illuminando e dando un senso a questi proprio con quelle virtù che tutti gli riconoscono.
Si oppose alla ragioni di stato solo quando il padre gli chiede di sposare una figlia dell’imperatore tedesco Federico III, nel quadro di una politica matrimoniale che mira ad allargare i già estesi confini del regno polacco. Casimiro, con una fermezza non certo sconosciuta a chi gli è vicino ma con grande scandalo dei soliti benpensanti e di quanti ritenevano politicamente necessario quel matrimonio, non ne vuole assolutamente sapere, rivelando di essersi consacrato a Dio, “monaco” nel mondo immerso negli impegni di corte.
Muore a Vilna, in Lituania, il 4 marzo 1484, a poco più di 25 anni. La sua tomba fu meta di continui e devoti pellegrinaggi, e fonte inesauribile di grazie e benedizioni.
Centovent’anni dopo la sua morte si volle rimuoverne i resti mortali per esporli alla venerazione dei fedeli e il suo corpo, fu trovato incorrotto e intatto nelle vesti principesche in cui era stato avvolto.
San Casimiro fu canonizzato da Papa Leone X nel 1521, e il popolo polacco lo volle suo protettore. Inoltre è patrono della Lituania, Russia e dei giovani.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Gianpiero Pettiti)
O glorioso Casimiro, vi preghiamo che dall’alto del cielo vi prendiate cura di noi miseri mortali, difendendoci, proteggendoci, aiutandoci. Amen.
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