Figlia di Mathias Höss e della di lui consorte Luzia, semplici e poveri tessitori, si distinse giovanissima per la viva intelligenza e per la sua devozione. Pur desiderando entrare nel convento francescano femminile della città, dovette adattarsi a lavorare anch’ella come tessitrice poiché la famiglia non era in grado di pagare la dote prescritta.
Venne in aiuto alla famiglia il sindaco evangelico della città cosicché ella poté entrare come novizia nel convento. Dopo un duro tirocinio di obbedienza (fece anche la portinaia del convento), durante il quale si mostrò sempre solerte ed oculata. Fu chiamata a responsabilità sempre più importanti nella comunità fino a diventare, nel 1741, priora del convento stesso.
Alla sua morte, avvenuta il giorno di Pasqua del 1744, iniziò un incessante flusso di pellegrini che fece per lungo tempo di Kaufbeuren il punto centrale della vita religiosa della Svevia. Fino a settantamila persone giunsero in alcuni anni per pregare sulla sua tomba e depositare migliaia di ex-voto.
Come priora Crescentia fu sempre considerata molto osservante delle regole dell’Ordine. Allo stesso modo tuttavia era importante per lei la vita fraterna in comunità. Gioia e letizia dovevano regnare nel convento. La base della sua spiritualità era la conformità alla volontà divina.
Crescentia possedeva anche una notevole competenza economica. Guidò il convento con tale successo che la sua esistenza ne fu assicurata per lungo tempo e rimase sufficiente denaro per i compiti caritativi delle sue consorelle. Ella aveva una grande conoscenza dei casi della vita per cui a molte persone servì da modello e alle richieste di tanti rispondeva con sollecitudine.
Molte persone venivano da vicino e da lontano, per avere da lei consiglio. Esse apprezzavano la sua capacità di giudizio ed i suoi punti di vista molto chiari come anche la sua straordinaria capacità di entrare nei panni dell’interlocutore. Accanto ai colloqui personali, nei quali “(..) riusciva a dire il vero meglio di un confessore”, come osservò Clemente Augusto di Baviera, ella fu in contatto epistolare con molte importanti personalità del suo tempo. Tra le quali oltre settanta fra principi e principesse, e tra queste la principessa Maria Amalia d’Asburgo come pure il principe elettore Clemente Augusto di Baviera o gli abati dell’Abbazia di Kempten.
La francescana di Kaufbeuren è stata la prima santa tedesca proclamata tale nel terzo millennio. Con la canonizzazione del 25 novembre 2001 a Roma, ella fu proposta all’intera cattolicità quale esempio da seguire e quale supplice presso Dio.
Santa Maria Crescentia è spesso rappresentata con un crocifisso ed un libro. La Chiesa cattolica ne celebra la memoria il 5 aprile. Santa Maria Crescentia è patrona del Centro di riabilitazione per tossicodipendenti in Allgäu.
Fonte it.cathopedia.org
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