“(…) chiamava le sue Figlie spirituali alla misericordia per tutti, dedicandosi al servizio delle persone povere, anziane, malate, disabili, perché non avessero paura di affrontare le difficoltà, disgrazie o altri problemi. Offriva lei stessa l’ esempio, accogliendo i poveri e abbandonati, nutrendoli, tutelando e consolando. (…)”. Angelo Amato , Cracovia – Łagiewniki, il 9 giugno 2013
Viveva in tempi difficili, quando la Polonia era occupata da altre potenze che cercavano si spegnere ogni segno di patriottismo e indipendenza. La sua attività era spesso rivolta contro le autorità, era illegale, segreta e perciò rischiava repressioni.
In età matura, dopo aver compiuto quarant’anni, si è recata in pellegrinaggio in Terra Santa. A Gerusalemme, ha lavorato nell’ospedale di San Giuseppe, insieme alle suore francesi.
È tornata in Polonia per servire i più deboli. Il suo grande desiderio non aveva preso una forma specifica, fino a quando non ha incontrato sulla sua strada il padre Onorato Koźmiński, che sui territori occupati fondava congregazioni segrete. I loro membri vivevano come laici, evangelizzando in segreto. In questo modo sono stati fondati 26 nuovi conventi. Fondatrice di uno di questi era Lucia che aderendo alla congregazione ha ottenuto il nome Margherita . Nel Centro di accoglienza di Varsavia si prendeva cura dei poveri e, dopo un po’ di tempo, ha acquistato una casa a Zakroczym. In questo modo è nata la Congregazione della Madonna Addolorata.
Altre opere della Congregazione della Madonna Addolorata nascevano anche in Galizia (la parte della Polonia che era sotto l’occupazione austriaca), dove Margherita si è trasferita per creare nuove case in condizioni più tranquille: per anziani, bambini ed orfani. Una casa dello stesso tipo è stata creata anche a Hałcnów nelle vicinanze di Bielsk, mentre a Oświęcim è stata aperta la casa generalizia del convento. È in quel luogo che le suore hanno costruito la chiesa della Madonna Addolorata. Hanno fondato una scuola per le ragazze povere dell’area e dei laboratori di sartoria, le suore visitavano inoltre i malati e lavoravano negli ospedali. Le serafiche (vengono comunemente chiamate in questo modo) affidavano tutte le questioni alla Divina Provvidenza, che non le ha mai deluse.
Morì il 5 giugno 1905, all’età di 77 anni. Papa Benedetto XVI in data 20 dicembre 2012 ha riconosciuto un miracolo a lei attribuito ai fini della sua beatificazione.
È stata beatificata come “madre dei poveri e degli orfani” il 9 giugno 2013 a Cracovia, dove in via Łowiecka 3 si trova l’attuale casa generalizia della congregazione. Fonte misericordiae.net
Redazione Papaboys
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