Beata Maria Maddalena della Passione è stata una religiosa e fondatrice italiana della congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria.
Costanza Starace, questo il nome al secolo, nasce il 5 settembre 1845 a Castellamare di Stabia (Napoli), prima di sei figli di una famiglia benestante.
Avvertì in giovane età la chiamata e a dodici anni entrò in convento ma, due anni dopo, venne dimessa perché di salute cagionevole. Tornò a casa continuando una vita di preghiera e aiuto ai bisognosi nel suo quartiere.
Entrò così a far parte di quella grande schiera di donne e giovani che vivevano la consacrazione a Dio pur rimanendo nella loro casa, pregando, soffrendo ed operando nel loro rione o quartiere, irradiando una spiritualità che attirava fedeli in gran numero; il popolo le chiamò “monache di casa”. Esse per lo più erano inserite come Terziarie negli Ordini Mendicanti, ricevendone guida e sostegno spirituale.
Anche nel Meridione d’Italia vi furono esponenti di questo genere, in particolare a Napoli e provincia.
Ne citiamo qualcuna: santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, terziaria alcantarina, la “santa dei Quartieri Spagnoli”; la serva di Dio Anastasia Ilario, terziaria domenicana, la “santarella di Posillipo”; la serva di Dio Maria di Gesù Landi, terziaria francescana, fondatrice del Tempio e delle Opere dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte; la venerabile Genoveffa De Troia, terziaria francescana a Foggia; la serva di Dio Maria Angela Crocifissa (Maria Giuda), terziaria francescana del Quartiere Mercato a Napoli; la venerabile Serafina di Dio, terziaria carmelitana a Capri.
Anche Costanza Starace aderì ad un Ordine, divenendo Terziaria dei Servi di Maria, ricevendone l’abito dal vescovo diocesano Francesco Saverio Petagna. Insegnò il catechismo e organizzò la Pia Unione delle Figlie di Maria (associazione giovanile femminile cattolica), poi, sollecitata dal suo vescovo e ottenuta dai genitori una abitazione, l’utilizzò per «ricoverarvi fanciulle pericolanti, facendole assistere da una pia persona, mentre lei si portava spesso in quella casa per istruire le piccole orfane».
Nel 1869, quando le piccole ospiti superavano il numero di 100 unità, Costanza Starace era coadiuvata da un gruppo di Figlie di Maria, di cui alcune vestirono l’abito di Terziarie Serve di Maria e presero a far vita comune con lei.
Un paio d’anni dopo, nel 1871, monsignor Petagna nominò Costanza Starace superiora, con il nuovo nome di Maria Maddalena della Passione: nascevano così le Compassioniste Serve di Maria con il fine maggiore di assistere gli orfani.
La congregazione cominciò a diffondersi, prima nelle Puglie e poi in Campania.
Madre Maddalena si dedicò fino alla morte alla formazione spirituale delle sue figlie e alla guida delle attività di apostolato e di assistenza delle case che man mano si moltiplicavano.
Fu assistita e guidata dal nuovo vescovo di Castellammare di Stabia, anch’egli Terziario dei Servi di Maria, il servo di Dio monsignor Vincenzo Maria Sarnelli, che guidò la diocesi dal 1879 al 1897, quando divenne arcivescovo di Napoli.
L’attivismo, la generosità, l’instancabilità del suo operare, subivano nel segreto del suo spirito prove durissime. Dopo la tragedia della Prima Guerra Mondiale, sebbene abbastanza anziana e sfibrata dalle malattie, si dedicò con inalterata generosità all’assistenza dei più deboli e di quanti, specie orfani, malati o reduci, avessero necessità fisiche e spirituali.
La sua autobiografia, la fittissima corrispondenza epistolare, in particolare le lettere circolari alle sue suore e quelle dirette a monsignor Sarnelli, rivelano un’anima di eccezionale ricchezza umana e spirituale; tutti gli scritti sono stati raccolti in sei volumi, stampati in copie limitate e per uso interno.
Nel 1893 la congregazione delle Suore Compassioniste Serve di Maria ottenne l’aggregazione ufficiale all’Ordine dei Servi di Maria, come era già avvenuto qualche anno prima per un’altra istituzione napoletana installata a Nocera, le Suore Serve di Maria Addolorata, fondate nello stesso periodo dalla Serva di Dio Maria Consiglia dello Spirito Santo, al secolo Emilia Addatis.
Madre Maria Maddalena della Passione morì il 13 dicembre 1921 a Castellammare; è stata beatificata il 15 aprile 2003. I suoi resti sono conservati nel Santuario del Sacro Cuore e dell’Addolorata a Scanzano.
Le religiose gestiscono scuole per l’infanzia e primarie, pensionati per studenti e lavoratori, residenze e centri diurni per gli anziani e case famiglia; si dedicano anche alle opere di pastorale parrocchiale e giovanile.
Oltre che in Italia, e compassioniste sono presenti nelle Americhe (Canada, Cile, Messico) e in Asia (Filippine, India, Indonesia):[6] la sede generalizia, dal 1962, è a Roma.
Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 334 religiose in 37 case.
(Fonte santiebeati.it – Antonio Borrelli)
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O Cuore amabilissimo di Gesù, nostro unico rifugio e sicura speranza di salvezza, perennemente vivo e presente nel Santo Sacramento dell’Altare, di cui tanto fu tenera e ardente devota la Beata Maria Maddalena, noi ti imploriamo con umiltà e con fiducia affinché, per i meriti infiniti della tua Passione e gli acerbi dolori della tua Madre gloriosa, a noi sia concesso di vivere al tuo servizio e nel pieno adempimento della tua volontà, e alla tua umile Serva di essere annoverata tra i Santi. Amen.
Oppure:
Beata Maria Maddalena della Passione oggi ti eleggo
a mia speciale patrona:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna…
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